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Birmania-Myanmar

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Viaggio fotografico Accompagnatore del viaggio Simona Ottolenghi

Simona è la parte eterea della testa di Viaggio Fotografico, è la sognatrice che si occupa della creatività di tutto ciò che riguarda le nostre attività. Ma non parlatele di numeri che rischia di andare in tilt! Simona per metà è architetto, per metà fotografa, per metà viaggiatrice... come dite??? Non è possibile essere divisi in tre metà? Per lei lo è! È l'anima americana ma anche un pò africana, l'anima etnica, la viaggiatrice on the road, la curatrice dei nostri libri, delle mostre che facciamo da OTTO Gallery, dei nostri progetti di largo respiro e del premio internazionale di fotografia Travel Tales Award che organizziamo e promuoviamo ogni anno con altri partner.

Il Lago Inle, la valle di Bagan e un popolo che sorride sempre

Chiusa al turismo fino al 1995, la Birmania, o Myanmar come è stata chiamata nel 1988 dalla giunta militare al potere, nel tempo è stata stravolta da pesanti guerre civili e dittature militari. Nel 2012, dopo forti pressioni contro la dittatura capitanate soprattutto da Aung San Suu Kyi, la leader della Lega Nazionale per la Democrazia, sono state ottenute le prime elezioni parlamentari parzialmente libere, con l’elezione di San Suu Kyi in parlamento e poi nel 2015 quelle generali. A marzo 2016 è stato eletto un nuovo presidente, Htin Kyaw, e Aung San Suu Kyi è entrata a far parte del governo. Si sta quindi aprendo, per la Birmania, un’era democratica ed un periodo di forte crescita e sviluppo economico anche se sempre con una viva influenza militare.

In questo contesto si svolgerà il nostro Viaggio Fotografico in cui scopriremo questo meraviglioso paese, tra i meno occidentalizzati di tutto il sud-est asiatico, in cui andremo ad immergerci, oltre che nella bellezza naturale e storico-architettonica, anche nella gente particolarmente accogliente e cordiale, attraverso i villaggi, mercati, ed artigianato che caratterizzano il Paese. Faremo quindi un viaggio a 360° mirato a conoscere e fotografare tutti gli aspetti più interessanti del Paese.

Dalla capitale Yangon a cui dedichiamo la prima giornata di viaggio, con un volo interno raggiungeremo l’antica città di Bagan, sul fiume Irrawaddy, sorta tra il IX e il XIII secolo e oggi una delle mete archeologiche più belle dell’intera Asia.

Il suo territorio è disseminato di migliaia di templi buddhisti, pagode, edifici storici e siti monumentali di grande bellezza, con un fortissimo colpo d’occhio sul paesaggio, specialmente all’alba e al tramonto.

Daremo ampio spazio anche alla gente locale visitando il tipico mercato locale Nyaung U market, ed una fabbrica di oggetti laccati, tipici del Paese.

Sulla via per Mandalay trascorreremo un’intera giornata navigando sul fiume Ayeyarwaddy su un’imbarcazione dalla quale potremo scattare interessanti foto a scenari, paesaggi, persone, villaggi, scene di carico/scarico da/per le barche ed altri interessanti spunti che scopriremo strada facendo.

Giovane monaco - Foto: © Roberto Gabriele 2005

Giovane monaco – Foto: © Roberto Gabriele 2005

Presso Mandalay visiteremo le città di Amarapura, Inwa e le Sagaing Hills ed in particolare, ad Amarapura avremo l’opportunità di ammirare all’alba il monastero Mahagandaryon, dove centinaia di monaci ricevono l’offerta mattutina offrendoci spunti fotografici interessantissimi. In traghetto arriveremo all’isola di Inwa dove visiteremo il Monastero Bargayar famoso per la sua scultura in legno con 267 pilastri in teak per poi spostarci all’Bein Bridge

Venditore ambulante di patatine - Foto: © Roberto Gabriele 2005

Venditore ambulante di patatine – Foto: © Roberto Gabriele 2005

per l’imperdibile foto al tramonto del famosissimo ponte di legno.

Mandalay è la seconda città più grande della Birmania con circa 800.000 abitanti. Andremo di primissima mattina sulla Mandalay Hill per scattare alla prima luce del sole da questa torre di avvistamento naturale. Visiteremo il Mandalay Palace nel cuore della città e l’immagine Mahamuni Buddha che si crede essere fusa in bronzo di fronte al Buddha stesso e sucessivamente dorato con uno strato di foglie d’oro. Anhe qui daremo spazio all’artigianato del luogo andando a vedere le tecniche di lavorazione delle foglie d’orogli scultori al lavoro lungo le strade e la lavorazione di tappeti ed arazzi. Visiteremo il Monastero Shwenandaw, capolavoro ancora esistente dell’architettura dell’ultimo regno del Myanmar fatto in teak e pregevolmente intagliato nel legno, la Kuthodaw Pagoda nota come il più grande libro del mondo costituito da 730 lastre di marmo ognuna della quali, di un metro di larghezza, un metro e mezzo di altezza e spesse 13 centimetri, rappresenta parte dell’intero testo del Tipitaka Canone Pali del Buddhismo Theravada, fatte trascrivere da re Mindon per paura che il Testo potesse andare distrutto con l’invasione degli inglesi. Concluderemo la giornata a Mandalay andando al tramonto al Fossato del Mandalay Palace da cui fotografare sul palazzo.

Proseguiamo con un volo interno per Inle, uno dei luoghi magici del Myanmar situato 900m sopra il livello del mare, circondato dalle belle

Cerimonia sul Lago Inle - Foto: © Roberto Gabriele 2005

Cerimonia sul Lago Inle – Foto: © Roberto Gabriele 2005

montagne sull’altopiano Shan, patria della tribù Inthar. Ci imbarcheremo su una lunga barca locale per fotografare i giardini galleggianti usati come piantagioni di vegetali, di seta e cottage galleggianti utilizzati per la tessitura del cotone e gli Inthar che vogano e pescano sul lago stando in piedi con una gamba avvolta attorno ad un remo. Secondo il programma della giornata di mercato, faremo giro in barca per fotografare la tribù etnica Shan che si reca al mercato del mattino.

A rotazione ogni 5 giorni della settimana, infatti, nei villaggi intorno al lago, si svolge il mercato settimanale che cercheremo per quanto possibile di visitare, ma purtroppo non si può sapere in anticipo dove e quando si svolge. Speriamo quindi di essere sul lago proprio nei cinque giorni di mercato. Sempre sul lago Inle visiteremo i villaggi artigianali locali arroccati su palafitte e con un po’ di fortuna ci sarà anche la possibilità di incrociare anche le tribù locali Bamar, Danaw, Danu, Pa-O. Esploreremo infine la parte meridionale del lago  raggiungendo in barca a vela il villaggio Indein sulla riva sud-occidentale famoso per le numerose pagode parzialmente sommerse risalenti al XVI secolo che ci riporteranno indietro di secoli.

Descrizione

Chiusa al turismo fino al 1995, la Birmania, o Myanmar come è stata chiamata nel 1988 dalla giunta militare al potere, nel tempo è stata stravolta da pesanti guerre civili e dittature militari. Nel 2012, dopo forti pressioni contro la dittatura capitanate soprattutto da Aung San Suu Kyi, la leader della Lega Nazionale per la Democrazia, sono state ottenute le prime elezioni parlamentari parzialmente libere, con l’elezione di San Suu Kyi in parlamento e poi nel 2015 quelle generali. A marzo 2016 è stato eletto un nuovo presidente, Htin Kyaw, e Aung San Suu Kyi è entrata a far parte del governo. Si sta quindi aprendo, per la Birmania, un’era democratica ed un periodo di forte crescita e sviluppo economico anche se sempre con una viva influenza militare.

In questo contesto si svolgerà il nostro Viaggio Fotografico in cui scopriremo questo meraviglioso paese, tra i meno occidentalizzati di tutto il sud-est asiatico, in cui andremo ad immergerci, oltre che nella bellezza naturale e storico-architettonica, anche nella gente particolarmente accogliente e cordiale, attraverso i villaggi, mercati, ed artigianato che caratterizzano il Paese. Faremo quindi un viaggio a 360° mirato a conoscere e fotografare tutti gli aspetti più interessanti del Paese.

Dalla capitale Yangon a cui dedichiamo la prima giornata di viaggio, con un volo interno raggiungeremo l’antica città di Bagan, sul fiume Irrawaddy, sorta tra il IX e il XIII secolo e oggi una delle mete archeologiche più belle dell’intera Asia.

Il suo territorio è disseminato di migliaia di templi buddhisti, pagode, edifici storici e siti monumentali di grande bellezza, con un fortissimo colpo d’occhio sul paesaggio, specialmente all’alba e al tramonto.

Daremo ampio spazio anche alla gente locale visitando il tipico mercato locale Nyaung U market, ed una fabbrica di oggetti laccati, tipici del Paese.

Sulla via per Mandalay trascorreremo un’intera giornata navigando sul fiume Ayeyarwaddy su un’imbarcazione dalla quale potremo scattare interessanti foto a scenari, paesaggi, persone, villaggi, scene di carico/scarico da/per le barche ed altri interessanti spunti che scopriremo strada facendo.

Giovane monaco - Foto: © Roberto Gabriele 2005

Giovane monaco – Foto: © Roberto Gabriele 2005

Presso Mandalay visiteremo le città di Amarapura, Inwa e le Sagaing Hills ed in particolare, ad Amarapura avremo l’opportunità di ammirare all’alba il monastero Mahagandaryon, dove centinaia di monaci ricevono l’offerta mattutina offrendoci spunti fotografici interessantissimi. In traghetto arriveremo all’isola di Inwa dove visiteremo il Monastero Bargayar famoso per la sua scultura in legno con 267 pilastri in teak per poi spostarci all’Bein Bridge

Venditore ambulante di patatine - Foto: © Roberto Gabriele 2005

Venditore ambulante di patatine – Foto: © Roberto Gabriele 2005

per l’imperdibile foto al tramonto del famosissimo ponte di legno.

Mandalay è la seconda città più grande della Birmania con circa 800.000 abitanti. Andremo di primissima mattina sulla Mandalay Hill per scattare alla prima luce del sole da questa torre di avvistamento naturale. Visiteremo il Mandalay Palace nel cuore della città e l’immagine Mahamuni Buddha che si crede essere fusa in bronzo di fronte al Buddha stesso e sucessivamente dorato con uno strato di foglie d’oro. Anhe qui daremo spazio all’artigianato del luogo andando a vedere le tecniche di lavorazione delle foglie d’orogli scultori al lavoro lungo le strade e la lavorazione di tappeti ed arazzi. Visiteremo il Monastero Shwenandaw, capolavoro ancora esistente dell’architettura dell’ultimo regno del Myanmar fatto in teak e pregevolmente intagliato nel legno, la Kuthodaw Pagoda nota come il più grande libro del mondo costituito da 730 lastre di marmo ognuna della quali, di un metro di larghezza, un metro e mezzo di altezza e spesse 13 centimetri, rappresenta parte dell’intero testo del Tipitaka Canone Pali del Buddhismo Theravada, fatte trascrivere da re Mindon per paura che il Testo potesse andare distrutto con l’invasione degli inglesi. Concluderemo la giornata a Mandalay andando al tramonto al Fossato del Mandalay Palace da cui fotografare sul palazzo.

Proseguiamo con un volo interno per Inle, uno dei luoghi magici del Myanmar situato 900m sopra il livello del mare, circondato dalle belle

Cerimonia sul Lago Inle - Foto: © Roberto Gabriele 2005

Cerimonia sul Lago Inle – Foto: © Roberto Gabriele 2005

montagne sull’altopiano Shan, patria della tribù Inthar. Ci imbarcheremo su una lunga barca locale per fotografare i giardini galleggianti usati come piantagioni di vegetali, di seta e cottage galleggianti utilizzati per la tessitura del cotone e gli Inthar che vogano e pescano sul lago stando in piedi con una gamba avvolta attorno ad un remo. Secondo il programma della giornata di mercato, faremo giro in barca per fotografare la tribù etnica Shan che si reca al mercato del mattino.

A rotazione ogni 5 giorni della settimana, infatti, nei villaggi intorno al lago, si svolge il mercato settimanale che cercheremo per quanto possibile di visitare, ma purtroppo non si può sapere in anticipo dove e quando si svolge. Speriamo quindi di essere sul lago proprio nei cinque giorni di mercato. Sempre sul lago Inle visiteremo i villaggi artigianali locali arroccati su palafitte e con un po’ di fortuna ci sarà anche la possibilità di incrociare anche le tribù locali Bamar, Danaw, Danu, Pa-O. Esploreremo infine la parte meridionale del lago  raggiungendo in barca a vela il villaggio Indein sulla riva sud-occidentale famoso per le numerose pagode parzialmente sommerse risalenti al XVI secolo che ci riporteranno indietro di secoli.

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