Balance in the confusion – Giulio Cesare Grandi

Balance in the Confusion
di Giulio Cesare Grandi

india

Balance in the confusion – Mi sono trovato spesso a chiedermi come sia viaggiare in India per la prima volta. Io la mia opportunità non l’ho mai avuta. Sono figlio di un viaggiatore che ha fatto dell’India la sua meta preferita, perciò i tantissimi racconti di questo luogo non mi hanno permesso di viverla questa “prima volta “.

balance
Posso però mostrare come vivo interiormente i miei diversi viaggi in questa terra.
Il titolo del progetto lo racconta brevemente e il mio vissuto lo trasforma in quelle che sono le mie personali sensazioni, quando entro in questo luogo che per me è magico.

india

All’interno di un mondo confusionario fatto di suoni, rumori, occhi grandi di bambini che sorridono e altri che ti “squadrano”. Fatto di oscurità e colore, di profumi e odori forti, di commercianti e mendicanti, e di fede.

balance

In mezzo a tutta questa apparente confusione io trovo la mia pace, il mio equilibrio, un mondo rallentato che mi permette di osservare dentro ad ogni persona che inquadro e mette tutto al suo posto regalandomi quel senso di magia che provo ogni volta che sono qui.

balance
Foto e parole di Giulio Cesare Grandi

Questa storia ha partecipato a Travel Tales Award 2022. Clicca sul link per partecipare anche tu alla nuova edizione.

La linea sottile

Islanda. In nessun luogo al mondo come su quest’isola all’estremo nord dell’Europa ci si sente al limite tra due opposti, come se camminassimo lungo una linea sottile tracciata tra due diversi universi.

islanda

Siamo in Islanda, che già di per sé non è un’unica isola, come superficialmente appare se ci limitiamo ad osservare la mappa. Qui affiorano e si incontrano due diverse placche tettoniche. La cosa fa sì, ad esempio, che un giorno calpesti suolo europeo, mentre un altro sei già in America.

islanda

Qui, lingue di ghiaccio che nascono dalle montagne dell’interno finiscono la loro corsa gettandosi in acque scaldate dalla Corrente del Golfo. All’interno, intanto, getti di vapore bollente fuoriescono impetuosi dalla neve.

isalnda

Guidi nelle aree densamente popolate della costa, ma poco dopo ti trovi ad attraversare territori completamente deserti per centinaia di chilometri, pietraie nere che non ospitano da millenni neanche le forme di vita più elementari.
Tutto qui sembra essere al crocevia tra universi opposti.

crocevia

Porticcioli, barche da pesca, marinai abituati a prendere il largo incuranti di ogni meteo. Anche qui, mi chiedo se le scene a cui assito appartengono al presente o se non siano piuttosto ricordi, dejà vu di un passato a lungo sognato, fatto di terre estreme e avventure immaginate.

islanda

E’ un mondo a colori, come nel mirino della mia reflex, o soltanto monocromatico, come se lo vedessi sul vetro smerigliato di una vecchia macchina a lastre?

Tutto è come camminare lungo una linea sottile. Un po’ di qua, un po’ di là

islanda

Foto e parole di Aldo Frezza 

Questa storia ha partecipato a Travel Tales Award 2022. Clicca sul link per partecipare anche tu alla nuova edizione.

 

Lemki. Ritorni senza partenze

Appuntamento martedì 19 settembre 2023 per un incontro con gli Autori della mostra fotografica “LEMKI. Ritorni senza partenze” di Simona Ottolenghi e Roberto Gabriele.

 

La Mostra:

Siamo lieti di presentarvi la straordinaria mostra fotografica “LEMKI. Ritorni senza partenze” che per la prima volta in assoluto dopo 13 anni di vita insieme vede uniti come Autori i due fotografi Simona Ottolenghi e Roberto Gabriele. Questo evento affascinante e coinvolgente rappresenta un’immersione nello sconosciuto mondo dei Lemki, una comunità etnica con una storia ricca e complessa.

I Lemki sono un popolo di origine slava, strettamente legato alle terre montuose dell’Europa orientale, nei Carpazi al confine tra Polonia, Ucraina e Slovacchia. La loro storia, che affonda le radici in tempi antichi, è stata segnata da una forte connessione con la natura e da una vita basata sull’agricoltura e la pastorizia. Attraverso un insieme di straordinarie fotografie, questa mostra offre uno sguardo intimo nella vita quotidiana e nelle tradizioni dei Lemki.

Le immagini esposte catturano la bellezza dei paesaggi mozzafiato, le abitazioni tradizionali e i momenti di vita di questa comunità. Dai colori vividi delle stagioni che cambiano alle espressioni profonde dei volti dei Lemki, ogni fotografia trasmette emozioni autentiche e racconta una storia unica.

 

 

Attraverso le loro sensibili lenti fotografiche, Ottolenghi e Gabriele ci conducono in un Viaggio Fotografico emozionante attraverso i luoghi di origine dei Lemki, catturando l’anima e la bellezza di questa cultura. Le immagini sono testimonianze visive delle radici profonde che legano questa comunità alle sue terre, alle sue tradizioni e alla sua gente. In mostra le storie di vita di alcuni membri della comunità attraverso le quali comprendere le loro sfide e aspirazioni, e di riflettere sulla relazione tra l’uomo e la natura.

 

Il libro:

Durante l’inaugurazione della mostra, ci sarà anche la presentazione del libro di poesie “Ritorni / Powroty / Bepmaня” degli stessi autori. Silvia Bruni e Olena Duć-Fajfer hanno sapientemente tradotto e curato i testi in tre lingue. Questo libro rappresenta un’opera letteraria di grande valore, che accompagna idealmente le fotografie esposte e ci offre attraverso la poesia un’ulteriore prospettiva sulla vita dei Lemki e sul loro rapporto con la loro terra d’origine.

“Ritorni / Powroty / Bepmaня” ci invita a immergerci “nella storia e nelle storie” di questa comunità, ad approfondire la loro cultura, le loro tradizioni e la loro lotta per preservare la propria identità. Grazie alle testimonianze scritte e alle interpretazioni dei curatori, possiamo apprezzare in modo più completo e appassionato il contesto in cui sono nate queste fotografie straordinarie.

Vi invitiamo a partecipare a questa mostra unica, in cui l’arte della fotografia si intreccia con la narrativa e l’esplorazione culturale. “LEMKI. Ritorni senza partenze” ci offre una prospettiva intima e profonda su una comunità vibrante e resiliente, ricordandoci l’importanza di radici e appartenenza.

 

Siete pronti per un viaggio affascinante e coinvolgente nelle profonde radici di una comunità rurale? Allora non mancate l’inaugurazione, un’occasione imperdibile per scoprire per la prima volta l’opera di Simona Ottolenghi e Roberto Gabriele, nonché per immergervi nella ricchezza culturale dei Lemki attraverso il libro “Ritorni / Powroty / Bepmaня”. Vi aspettiamo numerosi per questa straordinaria esperienza che celebra la potenza dell’arte e della cultura.

Simona Ottolenghi:

Roma, 1972. Architetto, Fotografa, Viaggiatrice, imprenditrice. Simona Ottolenghi ha fatto della creatività il suo stile di vita, dell’innovazione e della qualità la sua bandiera. Ha iniziato a viaggiare in giovane età scoprendo fin da subito la fotografia come mezzo eccellente di comunicazione e di espressione e in oltre 20 anni non ha mai smesso di studiarla e di approfondire le sue conoscenze. Viaggiatrice professionista organizza e accompagna in tutto il mondo gruppi di Fotografi con Viaggio Fotografico di cui è ideatrice insieme a Roberto Gabriele. Ha esposto in tantissimi eventi collettivi presso Chiostro del Bramante, Officine Fotografiche, Lanificio Roma, Enoteca Cavour 313, Istituto Italiano per le Scienze Umane-Napoli. E’ la curatrice dello spazio espositivo di OTTO Gallery, una importante realtà culturale dedicata alla fotografia ricavata all’interno del B&B OTTO Rooms del quale è la proprietaria e dove si tengono  workshop, eventi e mostre tutti dedicati  alla fotografia.

Roberto Gabriele:

Caserta, 1968. Fotografo a 360 gradi. Si vanta di non aver mai lavorato nella sua vita e di aver solo fatto fotografie che qualcuno era disposto a pagare. Ha avuto per 25 anni uno studio fotografico a Latina nel quale faceva still life per Aziende e lavori per privati, poi dal 2013 ha chiuso tutto e si è trasferito a Roma per iniziare la grande sfida di Viaggio Fotografico insieme a Simona Ottolenghi. Viaggiatore anche lui, Tour Leader instancabile, si diverte a girare il mondo con una valigia in mano e lo zaino fotografico sulle spalle. Ha collaborato con la rivista Acqua & Sapone dal primo all’ultimo numero per la quale scriveva articoli di viaggio. Una serie infinita di libri tra cui spiccano Immaginario, Carnevale di sangue, Genna – il Natale Copto e tanti altri. Ha esposto  in tantissime mostre fotografiche personali e collettive come Presenze, Sale di Posa, Agora Fitness...

CORSO POLONIA, l’EVENTO CHE CI OSPITA:

La mostra e la presentazione del libro fanno parte della serata di chiusura della XX edizione del festival della cultura polacca CORSO POLONIA, in un incontro presso la sede dell’Istituto Polacco in Palazzo Blumenstihl che unirà poesia, musica e fotografia e sarà interamente dedicata ai Lemki in un evento mai realizzato prima a Roma. Ecco i dettagli che puoi trovare anche sul sito: https://instytutpolski.pl/roma/2023/06/07/lemki-ritorni/

  • presentazione dell’antologia di poesia lemka:
    Ritorni / Powroty / Bepmaʜя
    con Olena Duć-Fajfer e Silvia Bruni
  • concerto di:
    Daria Kuziak – voce, violino, elettronica
    Olga Starzyńska – voce, chitarra
  • inaugurazione della mostra fotografica:
    Lemki. Ritorni senza partenze di Simona Ottolenghi e Roberto Gabriele

ingresso libero fino a esaurimento posti

 

DOVE E QUANDO:

INCONTRO CON GLI AUTORI: 19 settembre 2023 – ORE 19.00

Istituto Polacco di Roma
Via Vittoria Colonna 1, Roma: a due passi da Piazza Cavour (Parcheggio sotterraneo) e dall’Ara Pacis.
Per arrivare con i mezzi c’è la fermata proprio davanti all’Istituto e transitano i seguenti bus: 70-81-87-100-280-492-990-N70-N913 ecco il link: https://goo.gl/maps/7W31jp19gsDQdt5p7

 

INAUGURAZIONE: VENERDÌ 23 GIUGNO 2023 – ORE 19.00

Lemki

LE CHAPITEAU DES MERVEILLES – Sergio Sechi

Giovedì 15 giugno dalle 16.00 alle 20.00, presso Otto Gallery in piazza Mazzini 27 a Roma, si inaugura la mostra fotografica di Sergio Sechi: Le Chapiteau des Merveilles, la vera storia del Rony Roller Circus, a cura di Dafne Crocella.

LA MOSTRA

Un progetto nato nel gennaio 2022 che ha impegnato l’artista per oltre 16 mesi, quello che ha dato vita alla mostra Le Chapiteau des Merveilles: 20 stampe fotografiche, un video e uno story book raccontano l’incontro tra il fotografo Sergio Sechi e il Rony Roller Circus.

Come nasce Le Chapiteu des Merveilles 

La storia ha inizio da un primo scatto fatto all’esterno del tendone. L’immagine, destinata alla personale Cieli di Fango, doveva raccontare il territorio della periferia romana di Primavalle con le sue poche tracce di arte. Dopo quello scatto Sergio Sechi è stato invitato ad entrare e quell’ingresso è stato per lui un ribaltamento di percezioni e pregiudizi, uno spingersi dietro le quinte e scoprire un mondo affascinante, difficile, troppo spesso superficialmente criticato.

Inizia così un viaggio magnetico che il fotografo riporta con fedeltà nei suoi scatti, dando vita a una narrazione che pur raccontando il vero, si allontana dal reportage, prendendo tinte oniriche per raccontare un mondo che convive all’interno del nostro, colorandosi di poesia. La dimensione della fiaba si mostra come incisivo strumento di decostruzione di preconcetti e raccontare con naturalezza verità̀ altrimenti scomode. 

L’intero progetto prende le sembianze di un racconto, dove la camera del fotografo non si ferma solo davanti all’incanto di un trapezio sospeso nel vuoto tra i fumi e le luci di uno spettacolo circense, ma sceglie di spingersi oltre e seguire gli artisti nei backstage, ritrarli nei momenti di quotidianità̀, nei preparativi, nel rapporto con gli animali.

Ne emerge una toccante storia d’amore tra circensi umani e circensi animali, una storia che scardina pregiudizi e mostra le difficoltà e i momenti di gioia e condivisione che legano tutti i componenti della famiglia del circo.

 La mostra sarà visibile fino al 5 settembre su appuntamento.

Sergio Sechi

L’ARTISTA

Sergio Sechi – (Roma 1967) si è formato presso l’Istituto Statale d’Arte Silvio d’Amico per poi diplomarsi nel 1986 al Liceo Artistico Casal de Merode. Dopo una lunga pausa (1984-2014) riprende l’attività di fotografo. I suoi scatti compaiono su periodici e quotidiani (quali Premium, Focus Storia e il Sole 24 Ore) e sono stati scelti come copertine per alcuni volumi di narrativa e saggistica.

Si è aggiudicato riconoscimenti ed ha partecipato a diverse collettive in Italia. “Sono andato a letto presto” è la sua prima mostra personale, a cura della storica dell’arte Maria Arcidiacono, che ha curato anche la personale “Cieli di Fango” del 2022. Tra le principali collettive: Il Cadavere Squisito, e il Mostro presso la Tevere Art Gallery. “For the love of God” a Muro Leccese, “The Darkroom Project”, la RAW nel Giardino di Nina. Nel 2017 ha partecipato a Diecilune – Festival dell’Autore – Il lato oscuro” e “Les Rencontres de la photographie” ad Arles in Francia.

DOVE?

OTTO Gallery
Piazza Giuseppe Mazzini 27 – Piano 4 Scala A.
00195 Roma
Ecco il link: https://goo.gl/maps/YZFemWnRGQstxum2A

Come arrivare:

OTTO Gallery si trova nel Quartiere Prati di Roma ed è collegata benissimo anche con i mezzi di trasporto:

  • Metro Rossa LINEA A stazione Lepanto
  • Oppure in bus che arrivano fino qui da tutta Roma: 19-30-69-89-280-301-490-495

E se vieni da lontano:

Puoi dormire direttamente nella di OTTO Rooms! Per prenotare la tua camera da OTTO Rooms CLICCA SU QUESTO LINK.

CONTATTI

http://www.sergiosechi.com
https://www.artplatform.it

facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100011388624150
instagram: https://www.instagram.com/sergiosechipic/

 

Contattaci Richiedi informazioni



    * campi obbligatori