Max Serradifalco

Domenica pomeriggio: siamo andati a vedere una delle nostre mostre fotografiche a Roma. L’abbiamo scoperta quasi per caso, in una galleria nuovissima inaugurata a fine 2015 dalle parti di Viale Marconi, vicino al celebre mercato di Portaportese.

La Galleria è enorme, si chiama Fondazione Exlcusiva, appena ristrutturata e ricavata in una ex fonderia con un pregevole intervento di recupero architettonico e funzionale. Un bellissimo spazio completamente imbiancato che propone con uno stile minimal (less is more) una mostra di immagini fotografiche di altissimo impatto visivo perchè colorate da Madre Natura. Le foto sono perfettamente illuminate da un sistema progettato e realizzato su misura da una ditta tedesca esattamente per questo spazio.

Fondazione Exclusiva

Dovevo descrivervi la scatola prima di potervi parlare del Contenuto, perchè come ogni buon contenuto ha bisogno di una scatola degna di contenerlo, che sappia vestirlo, impreziosirlo e valorizzarlo ma senza fare clamore primeggiando in una gara di bellezza tra contenuto e contenitore.

Max Serradifalco

Serradifalco1

E finalmente arriviamo alle bellissime immagini di Max Serradifalco, un Grafico prestato alla Fotografia. Un fotografo che per scattare non compra neanche la fotocamera ma preferisce scattare con quella non sua messa a disposizione dal satellite prendendo le sue foto dagli screeenshots di Google Earth; la sua modella preferita è la nostra terra vista dallo Spazio. Ancora più particolare l’atteggiamento di questo Fotografo/Grafico che non utilizza neanche Photoshop per modificare i suoi files se non per modificarne leggermente la nitidezza, operazione necessaria per poter stampare in alta risoluzione delle immagini che per forza di cose partono comunque ad una dimensione da monitor.

Max Serradifalco ritrattoCi accoglie Max nella sua mostra, come farebbe un bravo padrone di casa, è un personaggio mite ma molto portato a parlare del suo lavoro del quale è palesemente innamorato, lo fa con toni pacati e non autocelebrativi ma con la consapevolezza di chi sa il fatto suo.

Più volte premiato dal MIFA di Mosca ad una menzione d’onore agli International Photography Awards negli USA nel 2012, ha poi esposto dal Giffoni Festival al MIA fair di Milano fino ad una importantissima selezione come miglior Progetto sulla Piattaforma creativa Behance di Adobe.

Max, come un segugio, cerca le sue immagini scansionando ed esaminando il Pianeta Terra palmo per palmo fino a trovare in esso dei soggetti interessanti per renderli dei veri e propri quadri dipinti dalla natura e visibili solo dal cielo. Continui cambi di rapporti di ingrandimento, zoom in e out e poi spostarsi con il mouse alla ricerca di quadri già pronti che deve solo isolare dal contesto in cui si trovano.

Entrando un pò di più sul tecnico, alcune immagini hanno un lato reale che corrisponde a decine di chilometri, alcune a poche centinaia di metri sul terreno, e il suo lavoro di ingrandimento e riduzione è quello che farebbe qualsiasi altro fotografo con un obiettivo macro allontanandosi e avvicinandosi ai suoi soggetti.

Serradifalco5

Max Serradifalco oltre ad essere un Fotografo sui generis perchè scatta con fotocamere non sue, è anche un Viaggiatore originale poichè conosce tutto il mondo senza muoversi dal suo PC, vola nello spazio senza essere un astronauta e senza avere un’astronave, un esploratore che racconta luoghi che non conosce… Un pò come Jules Verne che scrisse di un Giro del Mondo in 80 giorni o di un viaggio dalla terra alla luna senza aver mai fatto nessuno dei due…. Non so se Max Serradifalco sia anche un pittore (intendo dire se sappia usare pennelli e colori), ho dimenticato di chiederglielo! Ma di sicuro Quelli che “vede” sono dei quadri che solo la geologia sa dipingere con tanta magnifica perfezione e lui diventa una sorta di Ambasciatore della Natura, un Agente Rappresentante del Pianeta, un Avvocato della Natura. Tutte rispettabilissime Professioni che hanno a che fare con cose non realizzate direttamente da loro. Non ho usato la “professione” di ladro, perchè lui non ruba nulla a nessuno, CERCA qualcosa per noi, questo non è rubare, è concedere agli altri il dono della bellezza.

Rangiroa atoll sud ovest

I suoi soggetti preferiti sono i deserti e le foci dei fiumi, i primi generano per lui interessantissimi patterns e veri e propri quadri decorati che a volte ricordano Jackson Pollock, altre rimandano a figure antropomorfe, altre ancora sono vere e proprie campiture di colore o incredibili disegni visibili solo dal cielo. La forma delle montagne con le loro ombre riportate, i detriti portati dai fiumi, isolotti che si formano in vari luoghi del mondo in quel confine sempre mutevole tra le zone di acqua e di terra… Le istantanee di Max Serradifalco sono davvero delle opere d’arte.

Serradifalco6

Il suo lavoro di FotoRicercatore si esprime principalmente in tre direzioni:

WEB LANDSCAPE PHOTOGRAPHY Foto/Quadri generati dal Paesaggio

EARTH PORTRAIT Paesaggi terrestri che assomigliano a figure e profili umani

E-ART-H Paesaggi terrestri che assomigliano a quadri famosi

Max Serradifalco Urlo_orig
L’Urlo di Munch rivisto da Max Serradifalco

Da Viaggiatore e Fotografo quale sono, mi trovo molto in empatia con questo giovane e performante Artista nel quale riconosco la mia grande passione per le mappe (da bambino il mio libro preferito era l’Atlante De Agostini, lo sapevo a memoria), per la fotografia in generale e per quel magnifico gioco che è Google Earth che sa farci sognare. Rimango incantato anche io per ore ad esplorare la nostra terra, la cosa che più mi piace, è atterrare dove voglio con questa astronave virtuale usando Street Wiew per sentirmi completamente immerso in una realtà diversa. La Fotografia non mi da la stessa sensazione che provo con Street Wiew… Capisco insomma il suo interesse per questa materia affascinante che è il nostro mondo.

Roberto Gabriele

Progettare la Foto di Viaggio

Quante volte ti è capitato di tornare a casa dopo un viaggio e di guardare sconsolatamente le tue foto e di trovarle banali, al di sotto delle tue capacità e poco creative? Ti sei mai chiesto dopo un viaggio: “perchè le mie foto sono uscite così male? Cosa ho sbagliato? Devo comprarmi una nuova fotocamera!” Spesso? Sempre? Qualche volta?

La domanda purtroppo le domande una volta tornati a casa servono a rimediare a poco, forse le risposte aiuteranno la prossima volta….

La domanda da porsi costruttivamente è sempre prima di partire per un viaggio è: “cosa posso fare per migliorare le mie foto al prossimo viaggio? Come fare a rendere meno banale un soggetto così tanto fotografato e meta di milioni di turisti?”

Non dirmi: “chennesò di come fare una foto se in un posto non ci sono mai stato?” Queste sono scuse e non ti aiuteranno a migliorarti, nè ad ottenere foto bellissime.

Vediamo allora insieme cosa fare prima di partire.

Documentarsi.

Beh, oggi rispetto a soli 10 anni fa Internet ci può fornire una quantità incredibile di informazioni ancor prima di fare il biglietto dell’aereo, e permetterci di farci decidere anche SE andare in un posto invece che in un altro…

Internet è quindi la prima fonte a cui attingere idee per farci ispirare, ma non per copiare, ma al contrario per pianificare qualcosa di unico. Come sai ci sono siti, blog, interi portali che danno la misura di ciò che andiamo a fare e a vedere, tutto è recensito, tutto è descritto, per ogni argomento ci sono migliaia di spunti da cui attingere.

Ci sono poi i libri che sanno descrivere in maniera lirica i posti che non abbiamo mai visto perchè li lasciano alla nostra immaginazione e ci danno quel senso di assoluta personalizzazione delle emozioni che vorremmo vivere e percepire in un certo luogo durante un viaggio.

Ci sono infine le guide che selezionano ulteriormente  per noi i contenuti del WEB e ci danno una loro visione tecnica e operativa, ci suggeriscono itinerari e a volte qualche spunto particolare filtrato da chi già è stato sul posto.

Pianificare gli scatti.

A volte basta cambiare il nostro punto di vista per ottenere immagini spettacolari. Ecco ad esempio come ottenere un’immagine bellissima come quella del Fotografo Frank Schulenburg che pubblichiamo qui.

Magari servirà alzarsi presto al mattino e sarà necessario un briciolo di fortuna per ottenere un’immagine così forte di qualcosa che è sempre sotto gli occhi di tutti.

Bellissima foto del celebre Golden Gate di San Francisco. Fotografato all’alba al di sopra della nebbia. © Frank Schulenburg

Per scattare la foto che vedete qui, il Fotografo ha lasciato la strada ed è salito ancora più in alto per trovare la giusta angolazione.

Per essere ancora più chiari, questo che segue è lo scatto (in panoramica) che vedrebbe ad un primo sguardo un visitatore poco attento.

Scatto panoramico dello stesso luogo in cui è stata fatta la foto precedente.
Scatto panoramico dello stesso luogo in cui è stata fatta la foto precedente.

Come vedi il punto è lo stesso, ma ben diversi sono i risultati a seconda della luce e dell’uso che possiamo fare della fotocamera. Ma ancora non è finita, un’altro occhio ancora meno allenato potrebbe vedere questo:

Foto di Panoramio dello stesso luogo
Foto di Panoramio dello stesso luogo

Puoi capire che ci sia una bella differenza per come appare lo stesso soggetto fotografato in modi e momenti diversi da persone con una diversa preparazione fotografica. Eppure il ponte è sempre lo stesso….

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Gli Strumenti:

Di sicuro oggi possiamo viaggiare virtualmente molto meglio e a più basso costo di quanto no fosse possibile fare in passato.

Un ottimo strumento per pianificare i Viaggi Fotografici è di sicuro Google Maps con le sue varie funzioni di Street Wiew, e le anteprime fotografiche degli Utenti che pubblicano dentro Panoramio.

Schermata mista di Street Wiew + Mappa territorio
Schermata mista di Street Wiew + Mappa territorio

Ti lascio qui di seguito alcune indicazioni che possono esserti utili a ritrovare la location: le riprese vanno minuziosamente organizzate negli orari e nelle angolazioni, noi di Viaggio Fotografico pianifichiamo in anticipo tutto questo per permettere ai nostri Allievi di ottenere risultati fuori dalla norma. Ci vuole un pò di senso dell’orientamento e la capacità di saper leggere  tra le righe e ottenere informazioni non scritte ma visibili e immaginare il resto e come vorremmo raccontarlo. Ovviamente bisogna conoscere un pò di cartografia: i dati sono disponibili, ma se non si sanno interpretare diventa un’impresa difficile.

Altro potentissimo strumento di previsione sono alcuni software come TPE che esistono non solo in versione per computer desktop, ma naturalmente ci sono le versioni per iOS e Android che permettono di istallare questa potentissima applicazione anche su cellulari e tablet. TPE sta per The Photograph’s Ephemeris ossia le Effemeridi per Fotografi. In pratica permette di calcolare per qualsiasi giorno dell’anno e in qualunque punto della terra gli orari di alba e tramonto (le effemeridi, appunto) parametrandoli con una serie di opzioni quali ad esempio l’altezza dei palazzi intorno e calcolando la lunghezza delle ombre e quindi l’ora esatta di ombreggiatura o insolazione di un lato specifico di una piazza o di una strada!!!!

La schermata di TPE

Ecco ad esempio la schermata che vedresti sul tuo iPHONE la sera in hotel PRIMA di andare a fare le vostre riprese:

Riesci ad immaginare la potenza previsionale di uno strumento del genere??? Prova a pensare cosa significa nell’ottimizzazione dei tempi di ciascuno scatto poter sapere da casa a che ora andare e dove esattamente per fare una certa foto. Lo sai da prima di partire e mentre sei in viaggio lo verifichi di volta in volta e con lo stesso strumento riesci a posizionarti esattamente dove avevi previsto!!!

Come vedi qui accanto puoi riposizionare i tuoi punti in base alle coordinate GPS oppure spostarli a mano…. Cosa avrebbero fatto i Sumeri che hanno dato i Fondamenti della Astronomia e della Navigazione se 3500 anni fa avessero avuto strumenti del genere???

Durante i nostri Workshop di Viaggio Fotografico vediamo come utilizzare al meglio questi strumenti potenti e indispensabili per chi fa fotografia, vediamo come integrarli tra loro per prevedere esattamente ogni dettaglio.

Prevedere:

Dopo aver pianificato gli orari della nostra foto il giorno prima sarà il caso di utilizzare una app per il METEO che hanno praticamente tutti sul proprio cellulare: il meteo.it che è gratuita (il che non guasta mai) ed esiste sia on line via WEB che come app per tutti i cellulari e permette di avere le previsioni del tempo molto affidabili in qualsiasi posto del mondo. Conoscere in anticipo il meteo è fondamentale per poter dare la giusta scaletta di orari di ripresa e pianificare il giorno prima eventuali cambi di programma spostando qualcosa come orario se necessario o arrivare sul set con la giusta attrezzatura, eventuali coperture per la pioggia e così via. La sua precisione arriva a dare le previsioni con una precisione ORA PER ORA in ogni città del Pianeta. Prova ora a pensare al vento…. Scatti lunghe esposizioni su cavalletto??? Se è previsto vento forte, influirà questo aspetto sulle tue foto? Certo! Ma prevedendolo non sarai in balia degli eventi e saprai sempre pianificare tutto in anticipo senza farti trovare impreparato.

Conclusioni:

Ricorda quindi che le foto migliori non vengono mai per caso, documentati, cerca di vedere, leggere, immaginare. Per migliorare le foto occorre pensarle prima di partire. Ti consiglio di studiare bene ogni dettaglio e di imparare a pianificare il tuo lavoro per non doverti trovare impreparato quando sei sul campo. Ricorda che in viaggio hai poco tempo per fare tutto e che molto spesso non puoi permetterti di tornare negli stessi luoghi.

Abbiamo trattato solo alcuni aspetti su come costruire uno scatto di fotografia di viaggio. Da oggi le tue foto potranno migliorare seguendo questi consigli. Non è tutto, ma se ci segui ancora e ti iscrivi alla nostra Newsletter (se non sei già iscritto) riceverai tante altre info su fotografia e viaggio.

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