Fortino militare 52 “Borek” – Cracovia

Fortino militare 52 detto “Borek”:

Questo luogo è il Fortino 52 “Borek” ed è stato costruito a metà ‘800 dagli Austriaci, poi è stato rifortificato dai Tedeschi e dai Polacchi…. Insomma una storia legata a guerre e dominazioni, nella sofferta cultura polacca.

Abbiamo conosciuto Cracovia visitandola lentamente, scoprendola passo per passo in 10 lunghi giorni in cui ne abbiamo apprezzato le bellezze, ma anche molti aspetti meno noti. E’ il caso di questo fortino militare abbandonato che si trova poco fuori città. Di sicuro lontanissimo da qualunque itinerario turistico ma non privo di interessi storici.

Le impressioni:

La cosa che ci ha sconvolti è non tanto e non solo la possenza delle mura del fortino militare, quanto, in particolar modo, la natura che pian piano sta riappropriandosi dei suoi spazi . Il tempo  sta ricoprendo tutto ciò che dall’uomo era stato costruito per resistere alla forza di altri uomini, ma che è impotente alla forza della natura.

Lentamente la natura avanza, la foresta cresce e copre ciò che l’uomo aveva costruito. La sensazione è quella del tempio di Angkor Wat in Cambogia anche se qui di sacro non c’è nulla.

Il fortino, vista la sua posizione lontana dalla città e il clima freddo di quelle zone, non è abitato da barboni e il silenzio che si sente entrando nei locali nati per proteggere dai bombardamenti è davvero spettrale.

Riferimenti Web:

Puoi trovare altre informazioni sul sito ufficiale: http://www.twierdza.art.pl/ è scritto in polacco, ma se attivi il traduttore di Google sarà tutto più semplice da capire!!!!

 

Foto e parole di Roberto Gabriele

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Nowa Huta – Cracovia

A Nowa Huta il tempo si è fermato:

Viaggio Fotografico in Polonia, oggi siamo a Nowa Huta, alla fabbrica Sendzimira, nei pressi di Cracovia. Una fabbrica-città grande il doppio della stessa Cracovia.

Cracovia
Il tram arriva alla fabbrica di Sendzmira a Nowa Huta – Foto: © Roberto Gabriele

Qui è nata Nowa Huta, un quartiere satellite nato appositamente per ospitare gli operai con le loro famiglie. Il regime russo all’epoca ha creato intorno alla fabbrica i soliti quartieri-dormitorio che ancora oggi vivono cono lo stile di allora. Parliamo di fine anni ’80 quando la Polonia era una Nazione povera e ridotta allo strenuo, quando la gente non aveva cosa mangiare e comprava la benzina in cambio di uova….

Oggi la Polonia è un Paese moderno che sta vivendo il suo boom economico così come fu per l’Italia negli anni ’60, un vero risveglio sociale, industriale, imprenditoriale. Si sente un grandissimo fermento culturale.

Nowa Huta, invece, il tempo si è fermato in una bolla senza collocazione cronologica, senza una datazione certa. Questo vale nei negozi che sono come erano ai tempi della guerra fredda, lo si vede nella gente che abita qui, che a meno di 10 Kilometri da Cracovia è completamente diversa: sono infatti gli stessi operai che lavoravano nella fabbrica che ora continuano a vivere nelle sue vicinanze, e  con lo stesso stile di vita di allora, con gli stessi abiti che indossavano all’epoca, prima di Solidarnosc quando erano oltre la cortina di ferro.

Se siete da queste parti questo quartiere/città è il luogo ideale per fare i vostri reportages fotografici sociali, per avvicinarvi alla gente, per capire e documentare come si viveva qui 25 anni fa, quando l’Italia era in pieno rampantismo anni ’80

Cracovia
Nel supermercato di Nowa Huta il tempo si è fermato al periodo della Guerra Fredda

Foto e parole di Roberto Gabriele

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