FEMMINILE singolare
In FEMMINILEsingolare due donne, due fotografe, due artiste che parlano di sè attraverso la fotografia e l’autoritratto.
Rachele Gabrielli e Paola Tornambè si incontrano qui, alla OTTO Gallery, con la mostra FEMMINILESINGOLARE che le unisce nonostante i loro molto diversi linguaggi e modi di intendere l’immagine.
Ho scelto di esporle in una mostra bi-personale perché tanti sono i punti che rendono i loro rispettivi lavori legati da un sottile filo da esplorare e scoprire attraverso un percorso unico, pur mantenendo, presi singolarmente, una propria peculiare forza e validità.
Rachele in Illusion affronta in modo delicato il tema intimo ma al contempo universale, sulla ricerca della maternità. Lo fa partendo da se stessa, dal suo inconscio, abbattendo i propri muri, sviscerando e mettendo a nudo le proprie emozioni.
Le sue opere sono evanescenti e chiare come la purezza della nascita ma per la sua irraggiungibilità crea uno spazio impalpabile che sembra quasi sgretolarsi nella luce. Protagonista dei suoi scatti non è solo il suo corpo ma anche altri elementi sapientemente utilizzati in modo metaforico e allusivo che riescono a trasmetterci, dirette, tali sensazioni.
Paola in Tra il visibile e l’invisibile ritrae se stessa a tu per tu con il passare del tempo.
Non ferma l’attimo ma lo dilata, frammentandolo in tanti attimi che fluiscono in modo dinamico in un singolo scatto.
Stratifica la sua esistenza rendendola sfocata, moltiplica la sua immagine come se un solo punto di vista non le bastasse.
Si nasconde e riappare, emergendo improvvisamente agli occhi estranei di chi cerca di seguire il percorso nascosto nel frame, lasciando agli altri una propria personale interpretazione del suo tempo.
Entrambe le autrici si mettono quindi a nudo di fronte alle loro rispettive fotocamere utilizzate come mezzo per dare forma al loro io più intimo e profondo.
Rachele Gabrielli
Nata a Roma nel 1987, da sempre appassionata al mondo dell’arte, mi diplomo in beni culturali presso il liceo artistico di Roma e studio musica e canto jazz fino ai 23 anni.
Mi avvicino alla fotografia solo all’età di 30 anni frequentando, presso l’associazione Officine Fotografiche, diversi corsi e workshop sulla tecnica e sul linguaggio fotografico, ricevendo insegnamenti dai grandi del panorama fotografico italiano, tra cui Simona Ghizzoni, Lina Pallotta, Graziano Panfili.
Da subito mi interesso agli aspetti invisibili che la fotografia è capace di restituire e di riportare alla luce, alla sua capacità di guardare e scavare nel proprio inconscio.
Per me la fotografia non è quindi un mezzo di riproduzione di una realtà visibile agli occhi, ma uno strumento artistico capace di trasformare la realtà, ridisegnandola secondo lo sguardo del fotografo che guarda al mondo secondo la propria sensibilità e necessità. Utilizzando un linguaggio fotografico principalmente metaforico e concettuale, traduco in immagine le mie emozioni, la mia storia, utilizzando il più delle volte la tecnica dell’autoritratto, come mezzo di ricerca personale e strumento di analisi finalizzato alla comprensione ed al superamento delle mie paure.
“La mia meta era così vicina, eppure così irraggiungibile da vederla ogni volta svanire”
Le immagini sono tratte dalla serie Illusion, che tratta, in modo simbolico e metaforico, il tema della nascita, della maternità o meglio assenza di maternità.
E’ un viaggio personale che passa attraverso l’inconscio, in uno spazio impalpabile e impercettibile che enfatizza l’irraggiungibilità della nascita. All’interno di questa dimensione onirica e atemporale si manifestano rappresentazioni di emozioni derivanti da tale condizione, quali desideri, paure, attese, illusioni.
Illusion
2020, Ed. 10+1 p.a. 75×50 cm, Stampa inkjet fine art
CONTATTI
Email: rachelegabrielli87@gmail.com
Instagram: www.instagram.com/87rachele 393/9185314
Paola Tornambè
Paola Tornambè nasce a Roma nel 1982, ma le sue origini siciliane da parte di padre hanno sempre influenzato la sua carriera di fotografa e visual artist.
Si avvicina alla fotografia fin da piccola, ed è con l’Accademia di fotografia che inizia ad esprimere pienamente la sua anima artistica, attraverso una fotografia introspettiva e onirica, basata su lunghi tempi di esposizione che le permettono una fusione di immagini a più strati a creare un effetto pittorico. Completa gli studi sotto la guida di Simona Ghizzoni che la avvicina alla tecnica dell’autoritratto creativo. I suoi lavori sono presenti su diversi siti e riviste di fotografia e d’arte italiani e internazionali, tra cui ricordiamo: Fotografia Moderna, Zir Art Magazine, The Bestselected Book vol. IV, F-Stop Magazine, Shots Magazine del Minnesota e Knack Magazine di Chicago.
Paola è vincitrice del “Conceptual Artist 2018” della webartexpo di Grifio Art Gallery e finalista nazionale alla biennale MarteLive 2019; nonché premiata con numerose menzioni d’onori in concorsi internazionali come i MonoVisions Photography Awards 2020, i Neutral Density Photography Awards 2020 e i Chromatic Awards 2020.
Espone regolarmente in Italia e all’estero le sue fotografie in divenire che risultano volutamente sfumate, oniriche, evanescenti. Immagini che si collocano in quel territorio di confine tra “il visibile e l’invisibile” e sono capaci di dare un volto direttamente alle emozioni lievi e sfuggenti, alle sensazioni improvvise e rivelatrici, alle dimensioni profonde dell’anima inquieta e della sua immaginazione. Tra le principali mostre ricordiamo la bi-personale “Parti di Invisibile” nell’autunno del 2019 nelle Marche, poi approdata a Roma a Palazzo Velli Expo. La collettiva internazionale della 1963 Gallery “Cluster Photography and Print”, nel febbraio 2020 a Londra, la collettiva internazionale della PH21 Gallery “Imagination”, nel giugno 2020 a Budapest, il Prague Photo Festival a novembre 2021. L’ultima esposizione è la bi-personale: “Tutto quel che resta”, proprio lo scorso novembre, alla Galleria La Nica di Roma.
Attualmente vive e lavora a Roma.
Tra il visibile e l’invisibile
Una serie di opere appartenenti a progetti differenti rappresentativi del suo lavoro che ci forniscono l’occasione di affacciarci sul panorama completo del suo percorso artistico: dalle prime opere in bianco e nero, ai ritratti sfumati fino all’uso del colore sempre più vivido. Ferme restano le caratteristiche che la contraddistinguono: l’uso di lunghi tempi di esposizione che le permettono, in un unico scatto, la fusione a più strati di immagini e il raggiungimento di una dimensione intima ed onirica, esteticamente vicina al linguaggio pittorico.
- Mercoledì 6 aprile 2022: OPENING dalle 16 alle 20 con la presenza delle artiste
- Da Giovedì 7 aprile a Venerdì 17 giugno: tutti i giorni dalle 14 alle 20, con ingressi ogni mezz’ora previa PRENOTAZIONE al 3755790929.
DOVE?
OTTO Rooms
Piazza Giuseppe Mazzini 27 – Piano 4 Scala A.
00195 Roma
Ecco il link: https://goo.gl/maps/AhST5w2Nkc52
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