ARKADAG

Turkmenistan. Alla scoperta di ARKADAG

Dove si trova la più alta concentrazione di edifici rivestiti di marmo bianco? Quasi sicuramente penserete a Dubai, ma sappiate che la risposta è sbagliata!

 

La vista dalla finestra del ristorante del cafè dell’Hotel Yyldyz

Molto probabilmente penserete allora al nostro belpaese…ma dovete sapere che anche in questo caso la vostra risposta sarà sbagliata.

La Turkmenbashi Ruhy Mosque nei pressi della capitale: intitolata al primo presidente turkmeno è la moschea con la più grande cupola al mondo

 

Il palazzo dei matrimoni di Ashgabat costruito nel 2011 copre un’area di 38000 metri quadrati, sul globo centrale è rappresentata la nazione turkmena.

Proviamo con un’altra domanda: dove si trova la più alta concentrazione di fontane in uno spazio pubblico?Anche qui la maggior parte delle risposte saranno sbagliate e difficilmente indovinerete

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Lo shopping center Altyn Asyr (età d’oro) è considerata una delle fontane più grandi del mondo, l’acqua scorre dalla cima fino alla base del palazzo

Aiutino: stiamo parlando della nazione dove si trova il cratere di metano più grande al mondo!

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Monumento al Ruhnama, il libro scritto dal primo Presidente del Turkmenistatn.

Eureka! Forse in questo caso state avete intuito di quale nazione stiamo parlando: il Turkmenistan una situato nell’Asia Centrale nata dopo il 1991 in seguito al crollo dell’Unione Sovietica

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Stampa locale che riporta in tutte le prime pagine una foto del Presidente

Spesso al centro di dibattiti per la tematica del rispetto dei diritti umani, fa trapelare ben poco all’estero della propria politica e durante gli anni della pandemia ha dichiarato di non aver avuto nemmeno un caso di Covid, non permettendo però a nessuno dell’OMS di verificare tale notizia.

In questo frangente si inserisce un nome, che ai più risulterà sicuramente sconosciuto: Gurbanguly Berdimuhamedow, presidente dal 2006 al 2022 con più del 97% dei voti ad ogni consultazione, autore di decine e decine di libri su temi diversi che vanno dai cavalli ai tappeti, dalla storia al thè e nominatosi Arkadag che in lingua turkmena vuol dire protettore.

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Gli invitati a un matrimonio aspettano gli sposi. Sopra le loro sedie capeggia una foto del presidente.

La capitale Ashgabat, seppur appaia quasi disabitata, sembra abbia circa un milione di residenti e fra palazzi moderni e monumenti futuristici le immagini del presidente campeggiano un po’ ovunque, dalle strade, agli edifici pubblici, dalle autovetture, alle sale da matrimonio.

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Una signora attraversa la strada per entrare in un giardino pubblico. La traduzione letterale dell’insegna è “Parco della felicità”

Questo racconto di Cristiano Zingale ha partecipato al  Travel Tales Award 2024

Dubai “The new city”

“The new city”

 

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Dubai è una nuova città, una città che vuole essere moderna, ad iniziare dalla sua urbanistica e dalle sue architetture.
E’ un grande centro urbano che oppone la verticalità dei grattacieli all’orizzonte del deserto; la modernità svettante verso l’alto alla tradizione islamica.

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“E’ delle città come dei sogni: tutto l’immaginabile può essere sognato ma anche il sogno più inatteso è un rebus che nasconde un desiderio, oppure il suo rovescio, una paura.

 

Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure, anche il filo del loro discorso è segreto, le loro regole sono assurde, le prospettive ingannevoli, e ogni cosa ne nasconde un’altra.”
Le città invisibili – Italo Calvino

 

Foto e parole di Sandro Lombardo

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