Selma e i Diritti Civili

60 ANNI DOPO LA STORICA MARCIA

A Selma, in Alabama, “60 anni dopo la storica marcia”. Il 7 marzo 1965, ricordato come il Bloody Sunday, è l’inizio del cambiamento della storia dei diritti civili degli afroamericani.

Foto @Simona Ottolenghi

Sono sempre stata dell’idea che l’imprevisto all’interno di un viaggio possa essere il valore aggiunto al viaggio stesso. E quando capita di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, questa tesi viene non solo confermata, ma arricchita di un significato profondo. Così è stato nei giorni intensissimi che vissuto ho durante un viaggio intimo in solitaria tra le strade del profondo sud americano.

Foto ©Simona Ottolenghi

Dopo il viaggio in Louisiana con il gruppo in occasione del Mardi Gras ho deciso di rimanere una settimana da sola. Dopo tanti viaggi nel Mississippi alle origini del blues era per me importante andare “oltre”, vedere quei posti in cui le lotte ai diritti civili hanno avuto inizio. Avevo da tempo desiderio di ripercorrere i luoghi chiave che hanno cambiato la storia e la vita degli afroamericani. Sapevo che c’era ancora molto da scoprire, storie da ascoltare e luoghi da vedere che andavano oltre il viaggio stesso.

Foto ©Simona Ottolenghi

In poche ore di macchina da New Orleans ho raggiunto Montgomery, in Alabama, dove si trova il Legacy Museum. Un museo importante che racconta, in modo immersivo e interattivo, la storia degli afroamericani fin dalle sue tristi origini, dai rapimenti di circa 12 milioni di africani dalle loro terre natie, alla schiavitù nelle piantagioni dei padroni bianchi, ai dolori e le lotte di un popolo senza diritti.

Foto ©Simona Ottolenghi

Un felice coincidenza

Tra i vari pannelli del Museo sono stata colpita da una data storica che ha segnato l’inizio del movimento dei diritti civili: il 7 marzo 1965.

Questa giornata è tristemente nota come il “Bloody Sunday“. In quel giorno, circa 600 manifestanti pacifici, guidati da attivisti per i diritti civili tentarono di attraversare l’Edmund Pettus Bridge di Selma per marciare verso Montgomery e protestare contro la negazione del diritto di voto agli afroamericani. La loro marcia fu brutalmente interrotta dalla violenza della polizia.

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Le immagini di quella giornata hanno fatto il giro del mondo. Seguirono, sempre nel marzo dello stesso anno, altre 2 marce che partivano come la prima da Selma per arrivare a Montogomery, a cui partecipò anche Martin Luther King.
Il 6 agosto del 1965 l’allora presidente Lyndon Johnson promulgò il Voting Rights Act, la legge che finalmente garantiva il diritto di voto ai neri, eliminando le discriminazioni e gli ostacoli che lo impedivano.

@Foto Simona Ottolenghi

Perché racconto tutto questo? Perché ero in quel posto il 7 Marzo 2025, esattamente 60 anni dopo quella prima e storica marcia! Ho cercato il programma di quei giorni, sicura di trovare qualche evento per quell’importante anniversario. Così mi sono trovata a partecipare alla parata del Selma Bridge Crossing Jubilee. Un’intera mattinata in ricordo di quella giornata che profondamente cambiato la storia Americana, e soprattutto Afroamericana.

Foto ©Simona Ottolenghi

L’orgoglio di chi non si arrende

Immancabili stand con magliette e altri gadget dell’evento, banchetti di street food dove non potevo perdere le mitiche “bbq chicken wings”! Ero credo l’unica straniera e tra i pochi bianchi a partecipare all’evento.
L’aria era carica di emozione.

@Foto Simona Ottolenghi

Si percepiva forte l’orgoglio e l’unità di tutte quelle persone. Marciando e cantando, mostravano che ancora oggi, dopo tanti anni, continuano a lottare per i pari diritti. Diritti che, troppo spesso, rimangono solo sulla carta.
Essere lì era un modo per osservare da vicino, per vedere e documentare come la memoria continua a vivere. Cercando di catturarne dettagli ed emozioni.

Foto ©Simona Ottolenghi

È stata un’esperienza importante, forte, inclusiva, che mi ha fatto ancor più riflettere su quanto sia importante conoscere la storia.  Immergersi nel passato ci aiuta a capire il presente, e cercare in qualche modo, nel nostro piccolo, a migliorarlo.
Questi viaggi, in fondo, sono anche un modo per imparare, per crescere e per capire meglio il mondo che ci circonda. Perché la storia, in fondo, ci riguarda tutti. Nessuno escluso.

Dopo questa parentesi in Alabama, sono rientrata in Mississippi, dove mi sono dedicata a un’altra importante storia strettamente legata ai diritti civili, che racconterò a breve nel prossimo articolo.

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