Lemki. Ritorni senza partenze

Appuntamento martedì 19 settembre 2023 per un incontro con gli Autori della mostra fotografica “LEMKI. Ritorni senza partenze” di Simona Ottolenghi e Roberto Gabriele.

 

La Mostra:

Siamo lieti di presentarvi la straordinaria mostra fotografica “LEMKI. Ritorni senza partenze” che per la prima volta in assoluto dopo 13 anni di vita insieme vede uniti come Autori i due fotografi Simona Ottolenghi e Roberto Gabriele. Questo evento affascinante e coinvolgente rappresenta un’immersione nello sconosciuto mondo dei Lemki, una comunità etnica con una storia ricca e complessa.

I Lemki sono un popolo di origine slava, strettamente legato alle terre montuose dell’Europa orientale, nei Carpazi al confine tra Polonia, Ucraina e Slovacchia. La loro storia, che affonda le radici in tempi antichi, è stata segnata da una forte connessione con la natura e da una vita basata sull’agricoltura e la pastorizia. Attraverso un insieme di straordinarie fotografie, questa mostra offre uno sguardo intimo nella vita quotidiana e nelle tradizioni dei Lemki.

Le immagini esposte catturano la bellezza dei paesaggi mozzafiato, le abitazioni tradizionali e i momenti di vita di questa comunità. Dai colori vividi delle stagioni che cambiano alle espressioni profonde dei volti dei Lemki, ogni fotografia trasmette emozioni autentiche e racconta una storia unica.

 

 

Attraverso le loro sensibili lenti fotografiche, Ottolenghi e Gabriele ci conducono in un Viaggio Fotografico emozionante attraverso i luoghi di origine dei Lemki, catturando l’anima e la bellezza di questa cultura. Le immagini sono testimonianze visive delle radici profonde che legano questa comunità alle sue terre, alle sue tradizioni e alla sua gente. In mostra le storie di vita di alcuni membri della comunità attraverso le quali comprendere le loro sfide e aspirazioni, e di riflettere sulla relazione tra l’uomo e la natura.

 

Il libro:

Durante l’inaugurazione della mostra, ci sarà anche la presentazione del libro di poesie “Ritorni / Powroty / Bepmaня” degli stessi autori. Silvia Bruni e Olena Duć-Fajfer hanno sapientemente tradotto e curato i testi in tre lingue. Questo libro rappresenta un’opera letteraria di grande valore, che accompagna idealmente le fotografie esposte e ci offre attraverso la poesia un’ulteriore prospettiva sulla vita dei Lemki e sul loro rapporto con la loro terra d’origine.

“Ritorni / Powroty / Bepmaня” ci invita a immergerci “nella storia e nelle storie” di questa comunità, ad approfondire la loro cultura, le loro tradizioni e la loro lotta per preservare la propria identità. Grazie alle testimonianze scritte e alle interpretazioni dei curatori, possiamo apprezzare in modo più completo e appassionato il contesto in cui sono nate queste fotografie straordinarie.

Vi invitiamo a partecipare a questa mostra unica, in cui l’arte della fotografia si intreccia con la narrativa e l’esplorazione culturale. “LEMKI. Ritorni senza partenze” ci offre una prospettiva intima e profonda su una comunità vibrante e resiliente, ricordandoci l’importanza di radici e appartenenza.

 

Siete pronti per un viaggio affascinante e coinvolgente nelle profonde radici di una comunità rurale? Allora non mancate l’inaugurazione, un’occasione imperdibile per scoprire per la prima volta l’opera di Simona Ottolenghi e Roberto Gabriele, nonché per immergervi nella ricchezza culturale dei Lemki attraverso il libro “Ritorni / Powroty / Bepmaня”. Vi aspettiamo numerosi per questa straordinaria esperienza che celebra la potenza dell’arte e della cultura.

Simona Ottolenghi:

Roma, 1972. Architetto, Fotografa, Viaggiatrice, imprenditrice. Simona Ottolenghi ha fatto della creatività il suo stile di vita, dell’innovazione e della qualità la sua bandiera. Ha iniziato a viaggiare in giovane età scoprendo fin da subito la fotografia come mezzo eccellente di comunicazione e di espressione e in oltre 20 anni non ha mai smesso di studiarla e di approfondire le sue conoscenze. Viaggiatrice professionista organizza e accompagna in tutto il mondo gruppi di Fotografi con Viaggio Fotografico di cui è ideatrice insieme a Roberto Gabriele. Ha esposto in tantissimi eventi collettivi presso Chiostro del Bramante, Officine Fotografiche, Lanificio Roma, Enoteca Cavour 313, Istituto Italiano per le Scienze Umane-Napoli. E’ la curatrice dello spazio espositivo di OTTO Gallery, una importante realtà culturale dedicata alla fotografia ricavata all’interno del B&B OTTO Rooms del quale è la proprietaria e dove si tengono  workshop, eventi e mostre tutti dedicati  alla fotografia.

Roberto Gabriele:

Caserta, 1968. Fotografo a 360 gradi. Si vanta di non aver mai lavorato nella sua vita e di aver solo fatto fotografie che qualcuno era disposto a pagare. Ha avuto per 25 anni uno studio fotografico a Latina nel quale faceva still life per Aziende e lavori per privati, poi dal 2013 ha chiuso tutto e si è trasferito a Roma per iniziare la grande sfida di Viaggio Fotografico insieme a Simona Ottolenghi. Viaggiatore anche lui, Tour Leader instancabile, si diverte a girare il mondo con una valigia in mano e lo zaino fotografico sulle spalle. Ha collaborato con la rivista Acqua & Sapone dal primo all’ultimo numero per la quale scriveva articoli di viaggio. Una serie infinita di libri tra cui spiccano Immaginario, Carnevale di sangue, Genna – il Natale Copto e tanti altri. Ha esposto  in tantissime mostre fotografiche personali e collettive come Presenze, Sale di Posa, Agora Fitness...

CORSO POLONIA, l’EVENTO CHE CI OSPITA:

La mostra e la presentazione del libro fanno parte della serata di chiusura della XX edizione del festival della cultura polacca CORSO POLONIA, in un incontro presso la sede dell’Istituto Polacco in Palazzo Blumenstihl che unirà poesia, musica e fotografia e sarà interamente dedicata ai Lemki in un evento mai realizzato prima a Roma. Ecco i dettagli che puoi trovare anche sul sito: https://instytutpolski.pl/roma/2023/06/07/lemki-ritorni/

  • presentazione dell’antologia di poesia lemka:
    Ritorni / Powroty / Bepmaʜя
    con Olena Duć-Fajfer e Silvia Bruni
  • concerto di:
    Daria Kuziak – voce, violino, elettronica
    Olga Starzyńska – voce, chitarra
  • inaugurazione della mostra fotografica:
    Lemki. Ritorni senza partenze di Simona Ottolenghi e Roberto Gabriele

ingresso libero fino a esaurimento posti

 

DOVE E QUANDO:

INCONTRO CON GLI AUTORI: 19 settembre 2023 – ORE 19.00

Istituto Polacco di Roma
Via Vittoria Colonna 1, Roma: a due passi da Piazza Cavour (Parcheggio sotterraneo) e dall’Ara Pacis.
Per arrivare con i mezzi c’è la fermata proprio davanti all’Istituto e transitano i seguenti bus: 70-81-87-100-280-492-990-N70-N913 ecco il link: https://goo.gl/maps/7W31jp19gsDQdt5p7

 

INAUGURAZIONE: VENERDÌ 23 GIUGNO 2023 – ORE 19.00

Lemki

Auschwitz di Giusy Scigliano

Questo video di Giusy Scigliano è stato realizzato ad Auschwitz durante il nostro Viaggio Fotografico Cracovia Innevata, edizione 2016.

Pubblichiamo per ricordare, per non dimenticare.

Il Video:

Il grande merito di Giusy Scigliano è quello di aver raccontato Auschwitz non solo con immagini potenti ed esplicite, ma ha saputo mostrarci la storia che è dietro di esse. La colonna sonora che ha scelto è assolutamente perfetta per dare la giusta enfasi a questo lavoro che resta come una vera pietra miliare tra i lavori prodotti durante i nostri itinerari in tutto il mondo.

Ringraziamo l’Autrice per averci gentilmente concesso di pubblicare e condividere il suo video.

Lasciamo a Voi la visione straziante e la possibilità di commentare il video nello spazio che trovate in fondo alla pagina.

Fortino militare 52 “Borek” – Cracovia

Fortino militare 52 detto “Borek”:

Questo luogo è il Fortino 52 “Borek” ed è stato costruito a metà ‘800 dagli Austriaci, poi è stato rifortificato dai Tedeschi e dai Polacchi…. Insomma una storia legata a guerre e dominazioni, nella sofferta cultura polacca.

Abbiamo conosciuto Cracovia visitandola lentamente, scoprendola passo per passo in 10 lunghi giorni in cui ne abbiamo apprezzato le bellezze, ma anche molti aspetti meno noti. E’ il caso di questo fortino militare abbandonato che si trova poco fuori città. Di sicuro lontanissimo da qualunque itinerario turistico ma non privo di interessi storici.

Le impressioni:

La cosa che ci ha sconvolti è non tanto e non solo la possenza delle mura del fortino militare, quanto, in particolar modo, la natura che pian piano sta riappropriandosi dei suoi spazi . Il tempo  sta ricoprendo tutto ciò che dall’uomo era stato costruito per resistere alla forza di altri uomini, ma che è impotente alla forza della natura.

Lentamente la natura avanza, la foresta cresce e copre ciò che l’uomo aveva costruito. La sensazione è quella del tempio di Angkor Wat in Cambogia anche se qui di sacro non c’è nulla.

Il fortino, vista la sua posizione lontana dalla città e il clima freddo di quelle zone, non è abitato da barboni e il silenzio che si sente entrando nei locali nati per proteggere dai bombardamenti è davvero spettrale.

Riferimenti Web:

Puoi trovare altre informazioni sul sito ufficiale: http://www.twierdza.art.pl/ è scritto in polacco, ma se attivi il traduttore di Google sarà tutto più semplice da capire!!!!

 

Foto e parole di Roberto Gabriele

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Nowa Huta – Cracovia

A Nowa Huta il tempo si è fermato:

Viaggio Fotografico in Polonia, oggi siamo a Nowa Huta, alla fabbrica Sendzimira, nei pressi di Cracovia. Una fabbrica-città grande il doppio della stessa Cracovia.

Cracovia
Il tram arriva alla fabbrica di Sendzmira a Nowa Huta – Foto: © Roberto Gabriele

Qui è nata Nowa Huta, un quartiere satellite nato appositamente per ospitare gli operai con le loro famiglie. Il regime russo all’epoca ha creato intorno alla fabbrica i soliti quartieri-dormitorio che ancora oggi vivono cono lo stile di allora. Parliamo di fine anni ’80 quando la Polonia era una Nazione povera e ridotta allo strenuo, quando la gente non aveva cosa mangiare e comprava la benzina in cambio di uova….

Oggi la Polonia è un Paese moderno che sta vivendo il suo boom economico così come fu per l’Italia negli anni ’60, un vero risveglio sociale, industriale, imprenditoriale. Si sente un grandissimo fermento culturale.

Nowa Huta, invece, il tempo si è fermato in una bolla senza collocazione cronologica, senza una datazione certa. Questo vale nei negozi che sono come erano ai tempi della guerra fredda, lo si vede nella gente che abita qui, che a meno di 10 Kilometri da Cracovia è completamente diversa: sono infatti gli stessi operai che lavoravano nella fabbrica che ora continuano a vivere nelle sue vicinanze, e  con lo stesso stile di vita di allora, con gli stessi abiti che indossavano all’epoca, prima di Solidarnosc quando erano oltre la cortina di ferro.

Se siete da queste parti questo quartiere/città è il luogo ideale per fare i vostri reportages fotografici sociali, per avvicinarvi alla gente, per capire e documentare come si viveva qui 25 anni fa, quando l’Italia era in pieno rampantismo anni ’80

Cracovia
Nel supermercato di Nowa Huta il tempo si è fermato al periodo della Guerra Fredda

Foto e parole di Roberto Gabriele

Premio Kapuscinski 2013

25 settembre 2013

Il 24 settembre si è conclusa, con la proclamazione dei vincitori, la seconda edizione del “Premio per il Reportage” intitolato al giornalista e scrittore polacco Ryszard Kapuściński, manifestazione che si è tenuta come anteprima della più ampia rassegna intitolata “Festival della letteratura di viaggio“, in svolgimento a Roma fino al 29 settembre.

Questo premio vive grazie all’iniziativa dell’Istituto Polacco di Roma in collaborazione con la famiglia Kapuściński e con Feltrinelli Editore.

 

Alla serata hanno partecipato, tra gli altri, anche Alicja Kapuścińska, vedova dello scrittore, Jaroslaw Mikolajewski, il noto poeta e giornalista polacco, che è stato fino a pochi mesi fa direttore dell’Istituto Polacco di Roma, e Marino Sinibaldi, giornalista di Radio Rai e conduttore radiofonico, molto noto come instancabile promotore e animatore di grandi iniziative culturali, il quale ha coordinato gli interventi dei partecipanti alla serata ed ha intervistato i premiati.

La manifestazione si è svolta a Roma, in Campidoglio nella splendida sala Pietro da Cortona, alla presenza di un folto pubblico, nel quale abbiamo riconosciuto persone di grande spicco del mondo culturale italiano e polacco.

I Premiati:

Sono stati premiati, nell’ordine, il fotografo Ferdinando Scianna, lo scrittore Francesco M.Cataluccio, e il giornalista e scrittore Paolo Rumiz, tutti e tre personaggi di alto profilo che non hanno bisogno di presentazioni.

Il  clima della serata è stato molto piacevole, direi soprattutto per il modo informale in cui si è svolta, un modo improntato all’amicizia e soprattutto alla rievocazione della figura di Kapuściński, del quale, oltreché i meriti di grande reporter e scrittore, nonché di poeta, come forse non molti sanno, è stata delineata la figura umana in aspetti inediti quanto interessanti.

Le prospettive più squisitamente umane e personali di lui sono state messe in risalto dagli interventi della vedova di Kapuściński e dai tre premiati, che con grande generosità hanno poco parlato del proprio lavoro e invece hanno molto parlato di lui, dei loro ricordi provenienti dalla frequentazione diretta con lo scrittore e del significato da lui avuto, quando vi è stato, come punto di riferimento pratico,e anche simbolico, di un modo di lavorare e di scrivere.

Io stesso ho avuto il piacere di conoscere personalmente lo scrittore, che ho incontrato varie volte, e sempre ne ho ammirato la figura schiva e come inconsapevole della propria grandezza, quella che invece gli è stata universalmente riconosciuta fino a consacrarlo come l’autentico scopritore del reportage giornalistico.

Renato Gabriele

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