Vi aspettiamo al MUPAC di Colorno (PR) questo week end in occasione del festival COLORNOPHOTOLIFE(dal 26 al 28 agosto). Ci saranno tanti eventi tutti dedicati alla fotografia, alcuni di questi ci riguardano da vicino perchè saranno le prime uscite ufficiali dei Finalisti di Travel Tales Award 2022.
Leggi qui di seguito tutti i dettagli dei vari momenti della serata e poi di tutto il week end…
Venerdì 26 agosto ore 21,00 inaugurazione mostra Travel Tales Award
Tra le varie mostre fotografiche, ci sarà la collettiva “Travel World Pics”, una selezione delle migliori opere singole iscritte a Travel Tales Award tramite Instagram utilizzando l’hashtag #TTA2022
Venerdì 26 agosto ore 21,30 (durante le mostre) anteprima del libro Travel Tales Award
Nello stesso luogo, ossia all’Aranciaia della reggia di Colorno (MUPAC) in Viale S. Rocco, 1 a Colorno (PR) e nello stesso momento sempre venerdì 26 agosto ma mezz’ora dopo, alle 21,30 ci sarà l’anteprima dei 16 racconti selezionati per il libro Travel Tales II.
Il libro cartaceo lo presenteremo a Roma nel week end del 1 ottobre presso OTTO Gallery, CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIU’, ma in questa serata vedremo le opere montate con dei bellissimi video realizzati da Gigi Montali e saranno il momento conclusivo dell’iniziativa VIAGGI SOTTO LE STELLE.
Sabato 27 agosto ore 10,00 Masterclass di Fotografia “Dietro le quinte la fotografia fa spettacolo”
Sempre all’Aranciaia della reggia di Colorno (MUPAC) in Viale S. Rocco, 1 a Colorno (PR) sabato mattina 27 agosto, dalle 10,00 alle 13,00 ci sarà la Masterclass diretta da Gigi Montali di Colorno e da Roberto Gabriele di Viaggio Fotografico per imparare a fotografare gli eventi teatrali da dietro le quinte: una velocissima carrellata di suggerimenti molto pratici da mettere subito in pratica la sera stessa in occasione di TUTTI MATTI PER COLORNO.
TTA è una grande iniziativa rivolta a Fotografi Professionisti ed Appassionati che vogliano “tirare fuori” dai cassetti le loro migliori storie di viaggio e raccontarle con una visione narrativa fotografica di alto livello. Travel Tales Weekend è il momento conclusivo di 10 mesi di preparazione del più grande evento dedicato alla Fotografia di Viaggio che esiste in Italia.
Già l’edizione 2021 dell’Award ha visto la partecipazione di oltre 200 autori, con una prima selezione di 50 storie, e una serie di storie premiate con varie modalità, che puoi vedere nella sezione dedicata TTA edizione 2021
Per il 2022 abbiamo inserito una nuova sezione dedicata alle foto SINGOLE che si sono iscritte tramite l’Hashtag #tta2022 alla nostra iniziativa. Davvero numeri da record con oltre 2800 foto si sono candidate pubblicando l’hashtag #tta2022.
Il Viaggiare inteso come metafora e stile di vita e raccontato con la fotografia.
Abbiamo cercato storie di viaggi realmente fatti, raccontati con originalità e creatività che raccontino in modo personale la storia di viaggi fatti ovunque nel mondo e con qualunque modalità e stile di viaggio.
I nostri Autori hanno raccontato le loro STORIE FOTOGRAFICHE trasmettendo il senso stesso del viaggio, il mood emozionale, lo spirito del Viaggiatore che va ben oltre quello del turista o del fotografo in cerca solo scatti perfetti.
Ne sono uscite storie affascinanti dei Viaggiatori, del loro viaggiare in qualsiasi modo e tutte caratterizzate da una eccellenza del linguaggio fotografico. Storie di chi è partito con uno zaino e una Moleskine oppure con un camper, a piedi o con 36 ore di volo da casa.
LA MOSTRA
Tanti sono stati i premi e i riconoscimenti per gli autori che hanno partecipato con le loro storie di viaggio al Travel Tales Award. Il livello dei lavori che abbiamo ricevuto è stato molto alto, e altrettanto è stato stimolante quanto difficile la selezione e la scelta dei vincitori.
Ciascuno con il proprio linguaggio, ha rappresentato quanto richiesto dal regolamento: STORIE che trasmettessero il senso stesso del viaggio, il mood emozionale, lo spirito del viaggiatore che va ben oltre quello del turista o del fotografo in cerca solo di scatti tecnicamente perfetti.
Volevamo storie originali e affascinanti, che raccontassero i viaggiatori e il loro itinerare con qualsiasi mezzo, caratterizzate da un linguaggio fotografico personale e maturo.
Per ciascuna foto, è possibile vedere il lavoro completo e leggere il testo scritto dall’Autore, scansionando il codice QR che si trova sui pannelli esposti.
Come ogni iniziativa che si rispetti anche in questo caso c’è una Giuria che valuta i progetti iscritti per decretare i migliori. La Giuria 2022 di Travel Tales è così composta:
Angelo Cucchetto, titolare di Photographers.it e ISP, editore di CITIES
Giovanni Pelloso, direttore di IL FOTOGRAFO
Roberto Gabriele, fotografo e titolare di ViaggioFotografico.it
Simona Ottolenghi, titolare di ViaggioFotografico.it e curatrice Otto Gallery
Loredana De Pace, Giornalista e curatrice
Attilio Lauria, Giornalista e curatore
Gigi Montali, fotografo e Direttore Artistico del festival Colorno Photo Life.
PROGRAMMA DEL WEEK END:
Nel weekend, che farà base daOtto Rooms & Gallery, Roberto Gabriele e Simona Ottolenghi faranno gli onori di casa, coadiuvati da Giovanni Pelloso, direttore del Il Fotografo, e accompagnati da molti degli autori selezionati e premiati.
Venerdì 30 settembre
Non ci sono eventi ufficiali, ma faremo solo una cena informale con chi vorrà esserci. Occorre prenotare entro il 26 settembre via email a info@viaggiofotografico.it
Sabato 1 ottobre
10,00-13,00 letture portfoli di viaggio a cura di Giovanni Pelloso e Simona Ottolenghi (su prenotazione via email a info@viaggiofotografico.it )
19,00 Premiazione Vincitoriseconda Edizione di Travel Tales Award 2022 premiati i 3 autori delle 3 storie classificate prima, seconda e terza assolute.
21,00 Cena conviviale con chi vorrà esserci. Occorre prenotare entro il 26 settembre via email a info@viaggiofotografico.it
10,00-13,00 letture portfoli di viaggio a cura di Giovanni Pelloso e Simona Ottolenghi (su prenotazione)
10,00-20,00 mostra Travel Tales Award 2022 aperta per visite libere e gratuite senza prenotazione.
21,00 Cena informale con chi vorrà esserci. Occorre prenotare entro il 26 settembre via email a info@viaggiofotografico.it
LA CURATRICE
Simona Ottolenghi, Architetto, fotografo, accompagnatore turistico… e da sempre viaggiatrice instancabile.
Nei primi anni 2000 si avvicina al mondo fotografico, e da allora la fotografia è diventata il suo strumento per comunicare e per raccontare la sua personale visione del Mondo.
Dal 2010 è socia della ONG Bambini nel Deserto Onlus con cui è andata più volte in Africa (Marocco e Burkina Faso) a seguirne e documentarne progetti. Con le sue immagini sono stati pubblicati i libri “Dal Sole l’Acqua” e “Il Regno del Moro Naba”.
Nel 2013 ha creato assieme a Roberto Gabriele ViaggioFotografico.it che le ha permesso di trasformare le sue passioni nel lavoro più bello del mondo: Insegnare fotografia in viaggio, direttamente sul posto.
Dal 2019 gestisce la OTTO Gallery di Roma nella quale si occupa della curatela delle mostre e organizza presentazioni di libri, di Autori e di progetti.
Simona ha curato il libro TRAVEL TALES, storie di viaggi e di viaggiatori.
Non chiederti di cosa ha bisogno il mondo, chiediti cosa ti rende felice, e poi fallo, Il mondo ha bisogno di persone felici”. Il Piccolo Principe
Un frammento del mio cuore è perso tra le montagne del Pamir è negli occhi delle persone che ho incontrato e dentro ogni ruga del loro viso che rimandano a quanto questa terra possa essere meravigliosa e terribile.
In Afghanistan ci sono stata per fotografare i Kyrgyzi. Una popolazione nomade che vive all’estremo nord e arrivarci non è stato semplice.
Per raggiungere la frontiera afghana ci sono voluti 2 giorni di macchina su strade sterrate, seguendo il fiume Pamir, passando tra gole di sorprendente bellezza e guadando corsi d’acqua. Passata la frontiera a Ishkashim, si attraversano le terre del Wakhan dove si vive di pastorizia, agricoltura e hashish.
Quello di cui vado orgogliosa è il rapporto che sono riuscita ad instaurare con le persone, una comunicazione fatta di gesti, sguardi ed espressioni.
Il percorso con la macchina termina a Sarhad, da qui, inizia l’ascesa verso le montagne del Pamir, si deve proseguire a cavallo e nei tratti più ripidi, a piedi.
Siamo a 3.200 metri. Passiamo i siti di Borak, Langar, KashchGoz e arriviamo sull’altopiano. Cerco di imprimere nei miei occhi l’immagine di ogni singola vetta, di ogni altura,di sentire il vento, il sole e penso che tutto questo l’hanno vissuto anche Alessandro Magno e Marco Polo. Ci vogliono 5 giorni per arrivare a BozaiGumbaz dove sono stati avvistati i Kirgyzi.
Tanto la popolazione dei Wakhy è aperta e socievole, tanto i Kirgyzi sono diffidenti e restii ai contatti con persone esterne. Il permesso di restare ci è accordato, però è stato vietato agli uomini di fare foto. Ma i soldi fanno comodo a tutti e così il divieto è sciolto e la sera è stata organizzata una cena che prevede capretto, pesce di fiume e naan, il tipico pane afgano, il più buono che abbia mai mangiato!
Mi aggiro tra le yurte e le costruzioni fatte di fango e pietra. Vedo solo donne. Le seguo mentre vanno a prendere l’acqua o fanno rientrare gli animali nei recinti, o cucinano per noi. La nostra guida ci spiega che il colore del copricapo che indossano, distingue le sposate dalle nubili: bianco per chi ha un marito; rosso per le nubili.
Siamo rimasti solo una giornata al villaggio. Sono stata fortunata a fotografare i Kirgyzi, poiché è una di quelle popolazioni le cui tradizioni sono a rischio di estinzione.
Mi piacerebbe tornarci una terza volta in questa terra e non per riprendermi il cuore che vi ho lasciato, ma per lasciarne altro.
Tracce di Blues
Tracce di Blues
La HW 61 da New Orleans a Saint Louis è un itinerario leggendario che accompagna il fiume Mississippi nel suo sonnacchioso scorrere verso il mare. Evoca nella mente e nell’anima quella fetta di terra Americana intrisa da quel genere musicale che è il blues del Delta.
Una strada è una strada, ma a volte è di più… una strada suona e canta. Ho guidato lungo questa pianura spesso simile alla mia terra, alla ricerca della sua musica, ho attraversato questi luoghi accompagnato dal Blues che usciva dalla radio costantemente ed ho raccolto immagini e parole testimoni di questo mondo che trasuda ancora del Blues.
Il blues nasce come canzone di protesta, nasce nelle piantagioni di cotone del delta Mississippi, dove le comunità di schiavi afroamericani lavoravano duramente, sottopagati e sfruttati.
Nasce al calar del sole nelle calde sere, nelle bettole dove s’incontravano per bere, suonare e cantare insieme.
I luoghi
I luoghi del blues sono parte inscindibile della tradizione e a livello storico sono una sorta di atlante, che si apre dinnanzi agli occhi di noi viaggiatori curiosi col suo patrimonio fatto di miti e leggende. In queste contrade sperdute nel nulla, questa musica è nata e cresciuta.
Il blues l’ho incontrato ovunque, al “Poor Monkey” al Reed’s o al Ground Zero, dove sul palco si esibivano bluesmen locali, ma anche al Lorraine Motel dove la storia dei diritti civili non si è fermata nemmeno davanti al brutale assassinio del Reverendo Martin Luther King. L’ho incontrato nei cimiteri dove i bianchi sono ancora da una parte e i neri dall’altra, sui murales che colorano le città che ti vedi passare lungo la “61”.
L’ho incontrato dal barbiere, perché è lì che lo si incontra veramente, oppure su quei divani sfondati che troviamo davanti alle case di legno, nelle vecchie piantagioni come fantasmi che non se ne vanno o lungo i binari di quella ferrovia che li ha portati via.
Questo è stato il mio viaggio e le sue sensazioni sono ancora dentro di me.
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