Descrizione
Il Bhutan e la sua gente
Questo al Festival di Laya in Bhutan non è solo un viaggio. È l’accesso privilegiato ad un mondo parallelo sospeso nel tempo, dove l’identità di un popolo si rivela attraverso la spiritualità, i volti, le vesti cerimoniali, il silenzio delle montagne.
Il Laya Festival si svolge ogni anno nel piccolo villaggio di Laya, incastonato tra le montagne settentrionali del Bhutan, a oltre 3.800 metri di altitudine. È uno dei festival più remoti e autentici di tutto l’Himalaya, organizzato dal governo bhutanese per celebrare la cultura delle minoranze che abitano le alte valli: i Layap, popolo nomade che vive allevando yak in condizioni climatiche estreme.
Per raggiungere il villaggio è necessario un trekking di circa due ore a piedi dopo aver già fatto un lungo tratto in fuoristrada 4×4. L’accesso limitato ha preservato il festival da ogni forma di turismo di massa.
Qui la fotografia torna ad essere ri-scoperta. Qui sarà necessario re-inventare un nuovo modo di comunicare, di scattare, sarà bello re-imparare a sfruttare un corredo agile e leggero, fatto magari di un solo corpo macchia e un obiettivo o al massimo pertarne un altro di riserva.

Il Laya Festival:
Durante il festival, i Layap indossano abiti cerimoniali unici: le donne portano copricapi conici in bambù, simbolo d’identità e protezione spirituale, mentre gli uomini eseguono danze di guerra e rituali sciamanici. I momenti salienti sono scanditi da cerimonie religiose, gare di tiro con l’arco, danze popolari e incontri comunitari in cui i vari clan si riconoscono, si confrontano e si raccontano.
Negli ultimi anni, il Re del Bhutan in persona ha partecipato ad alcune edizioni, sottolineando l’importanza del festival come patrimonio culturale vivente. La sua presenza è possibile anche quest’anno, ma come tutto in Bhutan, non viene annunciata in anticipo.

Per noi fotografi, il Laya Festival è una vera miniera di stimoli: volti scolpiti dal vento, tessuti accesi, gesti antichi, coreografie e ritualità che si ripetono, momenti veri di attesa e convivialità che si oppongono al concetto di Stage Photography.
Saremo lontani anni luce dalle coreografie che vengono pensate per i turisti nei festival più accessibili e famosi, qui ogni scatto è vero, ogni soggetto ha una storia da raccontare e la nostra Guida Locale ci aiuterà a tradurre i dettagli.
Partecipare al Laya Festival significa portare a casa immagini che non appartengono al repertorio turistico, ma al racconto etnografico autentico.

Un viaggio per veri fotografi viaggiatori
Questo viaggio fotografico è pensato per darti tempo, accesso e profondità: elementi essenziali per raccontare con la tua fotocamera ciò che pochi, pochissimi, hanno visto.
Cammineremo per un’intera giornata attraverso 900 metri di dislivello per raggiungere il celebre Tiger’s Nest, il famosissimo monastero arroccato sulla roccia che da solo vale il viaggio (questo si, è il posto turistico più famoso del Bhutan).
Ci muoveremo tra valli glaciali, foreste di rododendri e antichi dzong con il pulmino sulle strade asfaltate e poi in fuoristrada 4×4 fino a dove possibile e da lì procederemo a piedi fino a Laya, attraversando il Dochula Pass e le valli di Punakha, Thimphu e Paro.

Un viaggio con la nostra guida locale e capogruppo Roberto Gabriele
Il viaggio è guidato da un’esperta guida locale con la quale abbiamo già avuto modo di viaggiare insieme e sarà accompagnato da me, Roberto Gabriele, fotografo professionista e fondatore di Viaggio Fotografico.
Sarà la mia seconda volta in Bhutan, e ho costruito questo itinerario per permetterti di vivere la fotografia fuori dai circuiti turistici tradizionali, in contatto diretto con le culture locali.
Insieme alla Guida abbiamo creato tutti i dettagli di questo viaggio che abbiamo disegnato insieme proprio pèer renderlo assolutamente unico e diverso da ogni altro viaggio in Bhutan e abbiamo fatto di tutto per proporti questa destinazione famosa per i suoi costi stratosferici di viaggio ad un costo super popolare e incredibile mai visto prima.

Tasse Turistiche in Bhutan
Forse già lo sai, il Bhutan è famoso perchè impone una tassa turistica obbligatoria di 100 € al giorno a persona, che non è inclusa nel costo base del viaggio, sarà comunque da pagare, ma abbiamo scelto di non metterla compresa nel pacchetto di viaggio perchè il suo costo è davvero alto e volevamo evidenziare il fatto che questa cifra non va agli Organizzatori ma dobbiamo necessariamente pagarla per entrare in Bhutan.
Il viaggio richiede a tutti gli Iscritti delle buone condizioni fisiche, capacità di camminare in montagna, e spirito di adattamento per 2 notti a Laya in cui per mancanza di alberghi nel villaggio dormiremo in case private con cameroni UOMO e cameroni DONNA con bagno in comune.

Altitudine, acclimatamento e condizioni fisiche:
In questo sito parliamo moltyo volentieri e con competenza di tiutto ciò che riguarda i viaggi e la fotografia a 360 gradi, ma per scelta e nel tuo interesse, NON possiamo in alcun modo dare consigli di qualunque tipo per tutto ciò che riguarda la parte medica di questo o di altri viaggi. Se il viaggio sia adatto a te e al tuo stato di salute devi chiederlo necessariamente al tuo medico, noi questo tipo di consigli non siamo autorizzati a darli in nessun modo.
Quelle che seguono sono le cose che riguardano i profili altimetrici dei trekking da fare a piedi, ma se questi siano adatti a te, devi parlarne con il tuo medico.
Il trekking a Laya
Un aspetto discriminante pmolto importante per scegliere di fare o no questo Viaggio Fotografico sono i due trekking: quello di Laya e quello al Tiger’s Nest.
La strada carrozzabile più vicina a Laya termina poco dopo Koina o Tongshida, due punti di transito sulla via per Laya. Da lì, a seconda delle condizioni della pista e del punto in cui si riesce effettivamente ad arrivare con i fuoristrada 4×4, il punto di partenza del trekking si trova tra i 3.000 e i 3.200 metri di altitudine.
🔺 Quindi:
- Quota partenza trekking: circa 3.000–3.200 m s.l.m.
- Quota arrivo a Laya: circa 3.800 m s.l.m.
- Dislivello positivo: 600–800 metri
- Durata media del trekking: 2 ore circa, ma può variare a seconda del passo, del carico e dell’acclimatazione.
Il sentiero è ben battuto ma in alcuni tratti può essere fangoso o sdrucciolevole, soprattutto se ha piovuto nei giorni precedenti.
Il ritmo deve essere molto blando per consentire un acclimatamento graduale, ed è importante prevedere soste frequenti anche per la fotografia.

Il Trekking al Monastero del Tiger’s Nest
Ecco il profilo altimetrico del trekking al Tiger’s Nest (Taktsang Monastery), riferito alla tratta solo andata:
📍 Dettagli tecnici del trekking:
- Quota di partenza: circa 2.400 m s.l.m.
- Quota di arrivo al monastero: circa 3.120 m s.l.m.
- Dislivello positivo: circa 720 metri
- Distanza (solo andata): circa 3 km
- Durata media: 2 ore in salita, 1 ora in discesa
- Terreno: sentiero ben tracciato ma con tratti ripidi e gradoni in pietra
Si consiglia di affrontarlo con passo lento e costante, anche per godere delle numerose possibilità fotografiche lungo il percorso, inclusi gli scorci sul monastero sospeso sulla parete rocciosa.

Un viaggio fotografico per chi vuole di più
Non è un tour.
È un’opportunità per costruire un reportage personale in uno dei regni più misteriosi e autentici dell’Himalaya, dove il tempo non ha fretta e la cultura non è spettacolo ma vita quotidiana.

Laura –
Ottima organizzazione, guide attente e preparate sia dal punto di vista fotografico che culturale. Scenari spettacolari, le montagne più alte del mondo e soprattutto l’accoglienza della gente che mi rimarrà’ sempre nel cuore. Grazie viaggiofotografico per questa esperienza
Silvana Di Segni –
Un mondo affascinante ancora non contaminato dal turismo di massa. Abbiamo fotografato posti stupendi e conosciuto persone meravigliose. Ci hanno aperto la porta delle loro case con gentilezza e cordialità, ed è questa una cosa che succede di frequente con viaggiofotografico perché lo spirito di chi partecipa e di chi organizza lo permette.. ed è bellissimo!
Simonetta Fantini –
Un mondo a parte, di felicità e di rispetto, l’occasione poi delle danze è un’esperienza fotografica unica.
Colori, movimento,persone che vivono giorni di festa in una autenticità unica.
Per quanto riguarda la fatica se non ce la fai, come è capitato a me, ti fermi e ti godi il mondo intorno.
Atterra su questa pista unica!!!