Descrizione
Sono Roberto Gabriele, sarò il Capogruppo di questo Viaggio Fotografico che ho disegnato appositamente nella parte più selvaggia della Sardegna. Ennesimo itinerario nella nostra Bella Italia che questa volta si mostrerà a chi sia disposto a fare una vera avventura fotografica che prevede tra le altre cose dei facili trekking, una giornata tra le gallerie di miniera (nulla di impegnativo: non è speleologia, qui si cammina con le torce frontali in sicurezza) e una strepitosa giornata a bordo dei quad lungo i sentieri che corrono sul mare a ridosso delle scogliere di Capo Marrargiu, un pranzo con un pastore barbaricino, la Necropoli di Angelo Priu e molto altro…
Iniziamo la nostra Wild Sardinia nel cuore della Barbagia a Mamoiada dove entreremo in contatto con il Carnevale: un aspetto decisamente insolito in questo periodo dell’anno ma che è un fenomeno culturale radicatissimo nel dna di queste persone.
Qui il carnevale si chiama Carrasegare ossia letteralmente carne viva da tagliare e trae le sue origini in antichi riti dionisiaci agropastorali di supremazia dell’uomo sulla bestia. Un’allegoria affascinante che qui vive nelle mani degli artigiani che producono le maschere, nei rituali di vestizione di Mamuthones e Issocadores e negli allenamenti che ciascuno di loro fa durante tutto l’anno per provare il famoso “passo saltato” con il quale si va a sfilare in occasione di festival in tutto il mondo.
Per noi avremo due modelli di eccezione, due maschere, un Mamuthone e un Issocadore che poseranno per noi in una sessione privata in campagna: un privilegio al quale in pochissimi fotografi possono accedere oltre a noi.
La conclusione di tutto il nostro percorso nella Sardegna più selvaggia sarà un’altro momento magico e sconosciuto: una vera rarità alla quale potremo assistere solo noi in esclusiva. La produzione del Pane Carasau, in Continente conosciuta impropriamente con il nome di “carta musica”. Si tratta di un gesto antico come l’uomo, una lavorazione fatta rigorosamente in casa in piccoli forni a pochi centimetri da terra ai quali le donne lavorano rigorosamente sedute.
Una tecnica raffinata per produrre la sottilissima sfoglia di pane secco che i pastori portavano nella loro bisaccia per giorni mentre erano in transumanza per reidratarlo prima di mangiarlo o per farne Pane Guttiau (ossia “gocciolato”) quando veniva nobilitato con gocce di olio per dargli più sapore…
Dopo la magia del pane inizieremo il nostro percorso sulle orme di Benjamin Piercy e delle sue ferrovie sarde … Ci troveremo a Bolotana, nel Goceano, una subregione impervia dell’isola in un ambiente circondato di necropoli ipogee e scavi in siti di origine fenicia.
Bolotana è completamente circondata dalla Foresta di Burgos tra tassi secolari, lecci e un incredibile orto botanico opera del suo fondatore: un Gallese che venne incaricato di costruire le ferrovie in Sardegna. Seguiremo le sue orme in un percorso nuovissimo, tra stazioni abbandonate e sugherete. Questa giornata richiederà un pò di cammino a piedi, ma le foto che riusciremo a fare ripagheranno ogni nostro sforzo.
Dopo la prima parte di viaggio tra Barbagia e Goceano si prosegue verso la Planargia, sul mare, dove nasce la colorata Bosa.
Nel territorio di Bosa sono presenti numerose specie animali tra cui l’avvoltoio Gips Fulvus, presente con una colonia nidificante (unica in Italia) composta da circa 200 esemplari. Raggiungeremo i pendii e le falesie di Monte Mannu e di Capo Marrargiu per osservare e fotografare le diverse nidificazioni poste a varie quote. Successivamente ad una breve camminata ci posizioneremo al fine di effettuare efficacemente le attività fotografiche nel momento in cui i rapaci rientreranno ai propri nidi.
Inoltre il territorio di Bosa conserva un patrimonio minerario ancora poco conosciuto e abbiamo organizzato una giornata finalizzata all’osservazione e alla realizzazione di fotografie all’interno di arcaici habitat minerari come antiche gallerie e piccoli villaggi minerari. Dalle antiche miniere che andremo ad esplorare si estraeva prevalentemente ferro e manganese ma non mancano casi straordinari di siti dove le estrazioni erano orientate al minerale aurifero e argentifero. Sappi che il raggiungimento del sito prevede sempre una breve camminata. Ogni partecipante sarà dotato di casco e illuminazione elettrica.
Le gallerie sono interamente scavate nella roccia viva, in genere non sono presenti strutture di rinforzo in legno e pericoli. Con un Geologo osserveremo le tecniche di coltivazione e i residui dei minerali. La tecnica fotografica richiede l’impiego del treppiede e di ottiche grandangolari. Potremmo riuscire anche a programmare la visita di 2 ambienti minerari diversi, dipende da alcuni fattori che potremo valutare solo una volta sul posto con il nostro Referente Locale.
Sulla via del rientro verso l’aeroporto ci fermeremo per qualche scatto nella zona di Alghero dove troveremo infiniti spunti fotografici, conosco piuttosto bene quelle zone e vi porterò a scoprirle a sorpresa…
Buon viaggio a tutti
Roberto Gabriele
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