Il Mercato di Milot – Albania
Durante un viaggio in Albania ho visitato il caratteristico mercato di Milot, cittadina situata circa 50 Km a nord di Tirana.
Si tratta di un mercato che dai primi anni del secolo scorso si svolge ogni domenica mattina e che richiama moltissime persone che vengono a Milot dai paesi e dalle campagne circostanti attratte dalla notevole varietà di mercanzie in vendita.
È possibile acquistare di tutto: nella zona ovest del mercato, la più lontana dal centro della cittadina, vengono venduti, in condizioni igieniche molto discutibili, animali di molte specie. Nella zona centrale vengono venduti prevalentemente abiti, calzature, casalinghi, attrezzi da lavoro e oggettistica di vario tipo ed inoltre iniziano le bancarelle che vendono generi alimentari.
Nella zona nord-est, quella più vicina al centro di Milot, vengono venduti soprattutto prodotti della terra e generi alimentari (miele, marmellate, ecc.) prodotti artigianalmente dagli stessi venditori.
Le persone sono cordiali e molto ben disposte verso gli stranieri e in particolare verso gli italiani, anche se in molti casi non vogliono essere fotografate; alcune donne indossano abiti tradizionali.
Travel Tales Award
Stefano Bianchi ha di recente partecipato a Travel Tales Award Edizione 2021 la grande iniziativa che premia i migliori Racconti fotografici di viaggio. Oltre 150 Autori si sono confrontati sul tema unico proposto e organizzato da Angelo Cucchetto con Italian Street Photography, Photographers, Cities e la collaborazione della Rivista IL FOTOGRAFO che ha dato ulteriore grande visibilità a tutta l’iniziativa.
Tra i partner promotori di tutto l’evento ovviamente non potremmo che esserci anche noi di Viaggio Fotografico e in collaborazione con gli spazi espositivi di OTTO Gallery
Puoi vedere tutto il lavoro di Stefano Bianchi pubblicato sul sito ufficiale di Travel Tales Award: https://traveltalesaward.com/2021/05/25/milot-market-di-stefano-bianchi/
COMMENTI:
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Grazie Stefania del commento e scusa se ti rispondo in ritardo.
In situazioni come quella di Milot è importante soprattutto cercare di farsi notare il meno possibile; quindi penso sia preferibile andare in giro a fotografare da soli (in Albania eravamo in 4 ma a Milot ci siamo separati), indossare abbigliamento non vistoso, utilizzare fotocamere e borse di piccole dimensioni.
In questi casi non porto mai la borsa fotografica ma vado solo con 1 fotocamera e con un obiettivo montato (nel caso specifico montavo un 24-80 mm eq.) per essere più leggero e agile e soprattutto per dare meno nell’occhio.
Utilizzo solo fotocamere che consentono di scattare tenendole all’altezza dell’addome e guardando nel display (tiltabile) posizionato in orizzontale; così è molto più facile scattare senza farsi vedere ed inoltre mi piace molto la prospettiva che si ottiene fotografando persone a figura intera.
In altri casi davanti ad una situazione interessante può essere consigliabile restare fermi in attesa; in questo modo dopo un po’ nessuno fa più caso a noi ed al momento opportuno è possibile scattare foto interessanti.
In alcuni casi cerco di interagire e familiarizzare con la/le persona/e che dopo un pò accettano talvolta di farsi fotografare (vedi per esempio il signore della terza foto che era contentissimo dell’interesse da me manifestato per il suo vecchio trattore).
Talvolta di fronte ad un soggetto che ci interessa non bisogna aver paura di chiedere se è possibile scattargli una foto (basta mostrare la fotocamera e fare un sorriso); la cosa peggiore che possa capitare è che si rifiutino ma alcune volte accettano (in questo caso, dopo avere scattato, è consigliabile far vedere al soggetto la foto sul display).
Se ti fa piacere puoi vedere le foto di altri miei viaggi sul mio sito e nel caso tu abbia bisogno di ulteriori delucidazioni fammi sapere. Cari saluti. Stefano
Ciao Stefania, grazie della tua domanda, lascio rispondere Stefano Bianchi, Autore del Racconto di viaggio…
Gli scatti sono intiganti, per me. Hai detto che le persone non vogliono essere fotografate, sarebbe interessante sapere che approccio hai usato tu per riuscirci. Grazie, Stefania