Descrizione
Tagikistan
Estate 2023 in Asia Centrale con due grandi avventure fotografiche tra i monti del Pamir: il Tagikistan e il Kirghizistan… Due PRIME ASSOLUTE, due itinerari mai percorsi con le nostre fotocamere, anche per il Capogruppo/Fotografo Roberto Gabriele sarà “l’ennesima prima volta”.
Il Tagikistan (anche scritto Tajikistan) è la parte più montagnosa dell’Asia Centrale. In questo Paese non c’è molto altro da vedere, ed è proprio questo il suo enorme fascino introvabile altrove. NON ci sono monumenti di pregio, qui siamo su un ramo secondario della Via della Seta perchè le montagne sono troppo alte e i passi erano all’epoca troppo ripidi e freddi da superare con mezzi a trazione animale, per cui il famoso tracciato verso le Indie faceva un giro più lungo ma più agevole evitando questi aspri territori che invece fatti oggi a bordo dei fuoristrada con le nostre fotocamere assumono un appeal unico al mondo che vale il viaggio.
Altro aspetto tipico, interessantissimo legato a questo Viaggio Fotografico è sicuramente la parte etnica e antropologica che andremo a scoprire negli infiniti villaggi isolati lungo la strada. Scopriremo la gente, persone accoglienti che ancora non conoscono il turismo di massa e che vestono con abiti tipici nella vita di tutti i giorni. In montagna non ci sono ancora gli influssi della globalizzazione occidentale.
L’incontro con la gente nel suo ambiente di vita tra le aspre montagne del Pamir sarà per noi il vero scopo del viaggio.
Il Pamir:
Situato nel cuore dell’Asia, il Pamir è un angolo di maestose montagne innevate, acque cristalline nei laghi e nei fiumi, ampie vallate e aridi deserti. Per centinaia di anni, la gente da queste parti si è riferita alle proprie montagne chiamandole “Tetto del Mondo”. E in questo viaggio capiremo quanto tutto questo sia assolutamente vero… Dicono nel Pamir: “arrivare qui e non vedere Murgab è come non visitare affatto il Pamir”. Dopotutto, Murgab significa proprio “tetto del mondo”.
Il nostro percorso si snoderà per una buona metà in quella che la gente da queste parti chiama l’Autostrada del Pamir, come puoi immaginare il concetto di Autostrada da queste parti è ben diverso da come lo intendiamo noi. Questa è una strada sterrata di fondo valle che è più scorrevole delle altre prettamente di montagna sulla quale passano camion, merci, persone e animali.
Qui i mezzi a motore si alternano con quelli trainati dagli animali e la strada collega tra loro meravigliosi villaggi che altrimenti sarebbero isolati. La strada arriverebbe fino in Kirghizistan, ma purtroppo il valico di frontiera è chiuso per motivi di tensioni internazionali tra i due Paesi. Questo è il motivo per il quale non esistono neanche voli diretti tra le due Capitali.
Il Pamir non è solo un’enorme catena montuosa con cime fino a 6000 metri di altezza, ma è un vero e proprio mondo a parte, isolato e culturalmente perfettamente conservato. Il Pamir è un concetto, uno stile di vita, luogo abitato da pastori e nomadi che vivono in armonia con la natura insieme ai loro animali.
Il Territorio:
In Tagikistan ci muoveremo in uno spazio fatto di montagne e spazi infiniti per giorni e giorni. Laghi di montagna, strade sterrate che si inerpicano sui costoni rocciosi, la Pamir Highway che corre a fondo valle è percorsa da più capre che da mezzi a motore!
Il Pamir è enorme, si estende dal Tagikistan fino a toccare i territori dell’Afghanistan, Cina e Kirghizistan. Qui siamo al centro dei sistemi montuosi dell’Asia centrale e del Tibet e le tre cime principali superano i 7000 metri. Pensa che il picco Ismail Samani (7495 m) che è la cima più alta, la gente qui lo chiama «tetto del mondo». Con le nostre fotocamere andremo a raccontare tutto questo…
Ma non è tutto, l’altro aspetto fondamentale nei nostri viaggi è quello umano, etnico e antropologico. L’uomo frequenta la regione del Pamir da vari millenni poichè si trova lungo uno degli itinerari secondari della Via della Seta. Marco Polo, nel XIII secolo, fu il primo europeo a raccontare la sua traversata del Pamir. Seguiremo anche noi idealmente quelle piste con le nostre fotocamere, quelle strade tracciate e percorse da oltre mille anni…
Attualmente, il Pamir è abitato da varie popolazioni che hanno saputo adattarsi a vivere in montagna come i Tagiki, e i Kirghisi. Questi popoli, che si spostano con le loro greggi nei pochi pamiri fertili, conducono uno stile di vita semi-nomade e sono i custodi di una cultura ricca di tradizioni popolari. Le storie fotografiche che ne usciranno saranno infinite e il nostro Capogruppo ti aiuterà a raccontarle tutte.
Il Pamir rimane tuttora una delle regioni più isolate del mondo. Le infrastrutture sono poco sviluppate e la popolazione continua a dipendere dagli aiuti esterni. Anche il turismo, che tuttora in Tagikistan è basato essenzialmente su alpinismo, trekking ed ecoturismo, stenta ancora a svilupparsi.
La Logistica (i mezzi):
Abbiamo pensato veramente a tutto, possiamo dirlo con un filo di orgoglio.
Innanzitutto per il tuo massimo comfort viaggeremo solo a bordo di COMODI FUORI STRADA 4×4 dove staremo in 3 persone più l’autista in ciascun mezzo. Questo detto in modo molto diretto ovviamente costa un pò di più rispetto a stare stipati in 4 persone nello stesso mezzo.
Inoltre così facendo potremo viaggiare tutti molto più comodi per lunghe ore sulle strade sterrate del Pamir e CIASCUNO DI NOI AVRA’ ACCANTO A SE UN FINESTRINO PER FOTOGRAFARE o per prendere un pò di aria e nessuno sarà sballottato al centro del sedile malamente seduto e senza appoggi.
Tra i vari mezzi terremo il contatto con delle potenti ricetrasmittenti che ci permetteranno di comunicare immediatamente tra noi e di fermare eventualmente il convoglio dei mezzi se qualcuno dovesse vedere una situazione fotografica interessante e imprevista.
C’è poi da aggiungere che abbiamo strutturato il programma tutto in PENSIONE COMPLETA, questo perchè, lo vedrai, troveremo in molte tappe delle distanze lunghissime da percorrere in molte ore di auto e dover arrivare ad un villaggio in tempo per il pranzo ci porterebbe a modificare i programmi fotografici in funzione del mangiare. A pranzo quindi avremo dei panini, dei pic nic spartani durante i quali mangiare qualcosa al volto tra una foto e l’altra.
La Logistica (i pernotti):
Tieni inoltre presente che MOLTE NOTTI LE PASSEREMO NELLE TENDE YURTA, le tipiche tende circolari diffuse in tutta l’Asia Centrale. Altre notti saranno in case private e dovremo dormire in 3-4 persone. Come hai letto il Tagikistan è un Paese che solo ora si sta aprendo al turismo e in molti posti davvero non ci sono altre alternative rispetto a quello che abbiamo trovato.
E’ bene quindi che tu sappia che in questo Viaggio Fotografico ci vuole parecchio spirito di adattamento, sapere già da ora che qualche doccia dovrai saltarla e in altri punti potrai lavarti con un pentolino.
Di infinitamente buono però c’è il fatto che potrai davvero dire a chiunque e a te stesso di aver fatto un viaggio pionieristico in posti quasi inesplorati...
La Logistica (La Guida):
Ultima cosa: la nostra Guida Locale NON sarà la classica guida: “signori sulla vostra destra potrete ammirare la statua di Tizio” nè quella che vi dirà “prego tutti da questa parte per scattare la foto“.
La nostra Guida sarà un Tagiko esperto, che PARLA SOLO INGLESE e che è una specie di “mediatore culturale” uno che parla la lingua locale che ci permetterà di poterci relazionare con la gente.
Se non parli inglese ci sarà il Capogruppo a darti una mano a tradurre, ma l’importante è sapere che è una persona esperta che riesce a capire molto bene cosa serve a noi anche se non glielo dici in inglese corretto, sarà lui a precedere le tue richieste.
La Fotografia:
Per la parte fotografica sappi che questo Viaggio Fotografico è stato pensato per tutti gli appassionati di fotografia etnica e antropologica oltre che di paesaggio. Se questi sono i generi che ti appassionano, allora questo è il tuo viaggio ideale.
La nostra Guida Locale ci farà da fixer come sono soliti fare i fotoreporter quando hanno necessità di muoversi in territori sconosciuti e hanno bisogno di qualcuno che li introduca tra la sua gente non come professionisti ma come amici.
Il ruolo del Capogruppo e del coaching fotografico sarà il vero Valore Aggiunto del nostro Viaggio Fotografico: non sarà un workshop, ma un vero percorso di fotografia personalizzato che farai accanto ad un fotografo professionista come Roberto Gabriele che ti darà durante tutto il viaggio i suggerimenti per poter scattare al meglio e migliorare il tuo livello di conoscenza fotografica.
Un vero coaching fotografico, un percorso di miglioramento personale come quello che faresti con un Personal Trainer in palestra, lo farai qui con un Fotografo durante il viaggio.
La sera prima di cena avremo dei momenti in cui potremo fare l’editing delle nostre fotografie sui computer selezionando e condividendo gli scatti della giornata. Saranno questi dei momenti di formazione dinamica e interattiva in cui ciascuno potrà mostrare il proprio lavoro e avere dei feedback immediati per migliorare nei giorni successivi. Per saperne di più leggi questa pagina con LA NOSTRA FORMULA.
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