Eventi passati, Prima Assoluta

Tagikistan, il Pamir

Viaggio fotografico - Data di partenza Viaggio fotografico - Data di partenza Data Partenza 16/08/2023
Viaggio fotografico - Data di ritorno Viaggio fotografico - Data di ritorno Data Ritorno 28/08/2023
Viaggio fotografico - Partecipanti Viaggio fotografico - Partecipanti Partecipanti 6-10 persone
Viaggio fotografico - Recensioni Viaggio fotografico - Recensioni Recensioni
Viaggio fotografico Accompagnatore del viaggio Roberto Gabriele

Roberto è la parte razionale e imprenditoriale, ma anche un po' visionaria di Viaggio Fotografico, che nasce proprio da una sua intuizione nel lontano 2013. Chiude il suo studio fotografico, si trasferisce da Latina a Roma e cambia vita. Ama le sfide, i numeri e le mappe, e non farebbe mai a meno delle sue scarpe super comode che lo accompagnano ovunque! Instancabile, viaggiare per lui è un modo di essere, uno stile di vita, un bisogno primario insito nella sua natura di fotografo. Trovare soluzioni impossibili è per lui un gioco divertente adatto ad un bambinone di 54 anni che non si stanca mai di imparare dalla vita.

Una grande avventura fotografica Per appassionati di etnie e natura selvaggia

Tagikistan

Estate 2023 in Asia Centrale con due grandi avventure fotografiche tra i monti del Pamir: il Tagikistan e il Kirghizistan… Due PRIME ASSOLUTE, due itinerari mai percorsi con le nostre fotocamere, anche per il Capogruppo/Fotografo Roberto Gabriele sarà “l’ennesima prima volta”.

Il Tagikistan (anche scritto Tajikistan) è la parte più montagnosa dell’Asia Centrale. In questo Paese non c’è molto altro da vedere, ed è proprio questo il suo enorme fascino introvabile altrove. NON ci sono monumenti di pregio, qui siamo su un ramo secondario della Via della Seta perchè le montagne sono troppo alte e i passi erano all’epoca troppo ripidi e freddi da superare con mezzi a trazione animale, per cui il famoso tracciato verso le Indie faceva un giro più lungo ma più agevole evitando questi aspri territori che invece fatti oggi a bordo dei fuoristrada con le nostre fotocamere assumono un appeal unico al mondo che vale il viaggio.

Altro aspetto tipico, interessantissimo legato a questo Viaggio Fotografico è sicuramente la parte etnica e antropologica che andremo a scoprire negli infiniti villaggi isolati lungo la strada. Scopriremo la gente, persone accoglienti che ancora non conoscono il turismo di massa e che vestono con abiti tipici nella vita di tutti i giorni. In montagna non ci sono ancora gli influssi della globalizzazione occidentale.

L’incontro con la gente nel suo ambiente di vita tra le aspre montagne del Pamir sarà per noi il vero scopo del viaggio.

Il Pamir:

Situato nel cuore dell’Asia, il Pamir è un angolo di maestose montagne innevate, acque cristalline nei laghi e nei fiumi, ampie vallate e aridi deserti. Per centinaia di anni, la gente da queste parti si è riferita alle proprie montagne chiamandole “Tetto del Mondo”. E in questo viaggio capiremo quanto tutto questo sia assolutamente vero… Dicono nel Pamir: “arrivare qui e non vedere Murgab è come non visitare affatto il Pamir”. Dopotutto, Murgab significa proprio “tetto del mondo”.

Il nostro percorso si snoderà per una buona metà in quella che la gente da queste parti chiama l’Autostrada del Pamir, come puoi immaginare il concetto di Autostrada da queste parti è ben diverso da come lo intendiamo noi. Questa è una strada sterrata di fondo valle che è più scorrevole delle altre prettamente di montagna sulla quale passano camion, merci, persone e animali.

Qui i mezzi a motore si alternano con quelli trainati dagli animali e la strada collega tra loro meravigliosi villaggi che altrimenti sarebbero isolati. La strada arriverebbe fino in Kirghizistan, ma purtroppo il valico di frontiera è chiuso per motivi di tensioni internazionali tra i due Paesi. Questo è il motivo per il quale non esistono neanche voli diretti tra le due Capitali.

Il Pamir non è solo un’enorme catena montuosa con cime fino a 6000 metri di altezza, ma è un vero e proprio mondo a parte, isolato e culturalmente perfettamente conservato. Il Pamir è un concetto, uno stile di vita, luogo abitato da pastori e nomadi che vivono in armonia con la natura insieme ai loro animali.

Il Territorio:

In Tagikistan ci muoveremo in uno spazio fatto di montagne e spazi infiniti per giorni e giorni. Laghi di montagna, strade sterrate che si inerpicano sui costoni rocciosi, la Pamir Highway che corre a fondo valle è percorsa da più capre che da mezzi a motore!

Il Pamir è enorme, si estende dal Tagikistan fino a toccare i territori dell’Afghanistan, Cina e Kirghizistan. Qui siamo al centro dei sistemi montuosi dell’Asia centrale e del Tibet e le tre cime principali superano i 7000 metri. Pensa che il picco Ismail Samani (7495 m) che è la cima più alta, la gente qui lo chiama «tetto del mondo». Con le nostre fotocamere andremo a raccontare tutto questo…

Ma non è tutto, l’altro aspetto fondamentale nei nostri viaggi è quello umano, etnico e antropologico. L’uomo frequenta la regione del Pamir da vari millenni poichè si trova lungo uno degli itinerari secondari della Via della Seta. Marco Polo, nel XIII secolo, fu il primo europeo a raccontare la sua traversata del Pamir. Seguiremo anche noi idealmente quelle piste con le nostre fotocamere, quelle strade tracciate e percorse da oltre mille anni…

Attualmente, il Pamir è abitato da varie popolazioni che hanno saputo adattarsi a vivere in montagna come i Tagiki, e i Kirghisi. Questi popoli, che si spostano con le loro greggi nei pochi pamiri fertili, conducono uno stile di vita semi-nomade e sono i custodi di una cultura ricca di tradizioni popolari. Le storie fotografiche che ne usciranno saranno infinite e il nostro Capogruppo ti aiuterà a raccontarle tutte.

Il Pamir rimane tuttora una delle regioni più isolate del mondo. Le infrastrutture sono poco sviluppate e la popolazione continua a dipendere dagli aiuti esterni. Anche il turismo, che tuttora in Tagikistan è basato essenzialmente su alpinismo, trekking ed ecoturismo, stenta ancora a svilupparsi.

La Logistica (i mezzi):

Abbiamo pensato veramente a tutto, possiamo dirlo con un filo di orgoglio.

Innanzitutto per il tuo massimo comfort viaggeremo solo a bordo di COMODI FUORI STRADA 4×4 dove staremo in 3 persone più l’autista in ciascun mezzo. Questo detto in modo molto diretto ovviamente costa un pò di più rispetto a stare stipati in 4 persone nello stesso mezzo.

Inoltre così facendo potremo viaggiare tutti molto più comodi per lunghe ore sulle strade sterrate del Pamir e CIASCUNO DI NOI AVRA’ ACCANTO A SE UN FINESTRINO PER FOTOGRAFARE o per prendere un pò di aria e nessuno sarà sballottato al centro del sedile malamente seduto e senza appoggi.

Tra i vari mezzi terremo il contatto con delle potenti ricetrasmittenti che ci permetteranno di comunicare immediatamente tra noi e di fermare eventualmente il convoglio dei mezzi se qualcuno dovesse vedere una situazione fotografica interessante e imprevista.

C’è poi da aggiungere che abbiamo strutturato il  programma tutto in PENSIONE COMPLETA, questo perchè, lo vedrai, troveremo in molte tappe delle distanze lunghissime da percorrere in molte ore di auto e dover arrivare ad un villaggio in tempo per il pranzo ci porterebbe a modificare i programmi fotografici in funzione del mangiare. A pranzo quindi avremo dei panini, dei pic nic spartani durante i quali mangiare qualcosa al volto tra una foto e l’altra.

La Logistica (i pernotti):

Tieni inoltre presente che MOLTE NOTTI LE PASSEREMO NELLE TENDE YURTA, le tipiche tende circolari diffuse in tutta l’Asia Centrale. Altre notti saranno in case private e dovremo dormire in 3-4 persone. Come hai letto il Tagikistan è un Paese che solo ora si sta aprendo al turismo e in molti posti davvero non ci sono altre alternative rispetto a quello che abbiamo trovato.

E’ bene quindi che tu sappia che in questo Viaggio Fotografico ci vuole parecchio spirito di adattamento, sapere già da ora che qualche doccia dovrai saltarla e in altri punti potrai lavarti con un pentolino.

Di infinitamente buono però c’è il fatto che potrai davvero dire a chiunque e a te stesso di aver fatto un viaggio pionieristico in posti quasi inesplorati...

La Logistica (La Guida):

Ultima cosa: la nostra Guida Locale NON sarà la classica guida:signori sulla vostra destra potrete ammirare la statua di Tizio” nè quella che vi dirà “prego tutti da questa parte per scattare la foto“.

La nostra Guida sarà un Tagiko esperto, che PARLA SOLO INGLESE e che è una specie di “mediatore culturale” uno che parla la lingua locale che ci permetterà di poterci relazionare con la gente.

Se non parli inglese ci sarà il Capogruppo a darti una mano a tradurre, ma l’importante è sapere che è una persona esperta che riesce a capire molto bene cosa serve a noi anche se non glielo dici in inglese corretto, sarà lui a precedere le tue richieste.

La Fotografia:

Per la parte fotografica sappi che questo Viaggio Fotografico è stato pensato per tutti gli appassionati di fotografia etnica e antropologica oltre che di paesaggio. Se questi sono i generi che ti appassionano, allora questo è il tuo viaggio ideale.

La nostra Guida Locale ci farà da fixer come sono soliti fare i fotoreporter quando hanno necessità di muoversi in territori sconosciuti e hanno bisogno di qualcuno che li introduca tra la sua gente non come professionisti ma come amici.

Il ruolo del Capogruppo e del coaching fotografico sarà il vero Valore Aggiunto del nostro Viaggio Fotografico: non sarà un workshop, ma un vero percorso di fotografia personalizzato che farai accanto ad un fotografo professionista come Roberto Gabriele che ti darà durante tutto il viaggio i suggerimenti per poter scattare al meglio e migliorare il tuo livello di conoscenza fotografica.

Un vero coaching fotografico, un percorso di miglioramento personale come quello che faresti con un Personal Trainer in palestra, lo farai qui con un Fotografo durante il viaggio.

La sera prima di cena avremo dei momenti in cui potremo fare l’editing delle nostre fotografie sui computer selezionando e condividendo gli scatti della giornata. Saranno questi dei momenti di formazione dinamica e interattiva in cui ciascuno potrà mostrare il proprio lavoro e avere dei feedback immediati per migliorare nei giorni successivi. Per saperne di più leggi questa pagina con LA NOSTRA FORMULA.

Dushanbe
Dushanbe
Kalai Khum
Khorog
Langar
Bulunkul
Murgab
Karakul
Bartang Valley
Rushan
Kalaikhum
Khaburabot pass
Dushanbe
PRIMA ASSOLUTA Scopri il programma Day by Day
0 16 agosto
Voli verso Dushanbe
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1 17 agosto
Dushanbe
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2 18 agosto
Dushanbe – Kalai Khum
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3 19 agosto
Kalai Khum – Khorog
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4 20 agosto
Khorog – Langar
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5 21 agosto
Langar – Bulunkul
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6 22 agosto
Bulunkul – Murgab
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7 23 agosto
Margab – Karakul
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8 24 agosto
Karakul – Bartang Valley – Savnob
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9 25 agosto
Savnob – Rushan
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10 26 agosto
Rushan – Kalai Khum
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11 27 agosto
Kalai Khum – Passo Khaburabot – Dushanbe
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12 28 agosto
Dushanbe - Italia
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Giorno 0 16 agosto
Voli verso Dushanbe Voliamo via Istanbul con la Turkish Airlines, scalo nella Capitale Turca, incontro al gate di imbarco per Dushanbe e arrivo alle 3,35 del mattino del 17 agosto. Pernotto in Hotel a Dushanbe.
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Giorno 1 17 agosto
Dushanbe Dopo qualche ora di sonno in albergo, dedichiamo la prima giornata alla visita guidata (in inglese) della città. Il Programma standard prevede il Parco Rudaki, la Biblioteca Nazionale, la Casa Bianca, il Sigillo dello Stato Nazionale, la Camera del Parlamento, il Ministero degli Affari Esteri e altri edifici amministrativi. Noi in realtà ci caleremo come di consueto nella realtà locale attraverso i Mercati che sono sempre dei crocevia di merci e persone che "raccontano" fotograficamente molto più dei Monumenti Istituzionali. Per sentire la vita reale, andremo a fotografare il bazar asiatico che ha prodotti colorati, frutta e verdura e scopriremo molti aspetti interessanti del popolo tagico. Dopo pranzo tra una visita e l'altra andremo a terminare la nostra giornata al Kokhi Navruz annunciato come la casa da tè più grande del mondo e la Torre dell'Indipendenza.  
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Giorno 2 18 agosto
Dushanbe – Kalai Khum Dopo colazione Inizia il nostro Viaggio Fotografico con la città di Kulob e poi proseguiremo verso il villaggio di Kalai Khum. Lungo la strada ci soffermeremo sulle sponde del lago Norak. Il punto più alto che toccheremo durante la giornata è il passo Shurabad (2267 slm), dopodiché inizia il viaggio lungo il confine afghano. Questa parte ti stupirà con le sue montagne uniche: questo è il territorio delle montagne del Pamir. Per secoli, il Pamir ha ispirato i più grandi esploratori del mondo: Marco Polo, Xuan Zang e Mirza Muhammad Haidar. E ora anche noi seguiremo le loro orme con la nostra fotocamera. Passeremo lungo il confine naturale creato dal fiume Panj. Dopo aver visitato i monti del Pamir, molti viaggiatori hanno chiamato questo gigantesco sistema montuoso l'oceano delle montagne bianche e blu.
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Giorno 3 19 agosto
Kalai Khum – Khorog
Dopo colazione ci rimettiamo in viaggio sui fuoristrada 4x4 e proseguiamo lungo il confine afghano, godendoci la vista intorno. Impiegheremo circa 6 ore lungo la strada per Khorog. Khorog è una piccolissima cittadina circondata da montagne rocciose su tutti i lati. La città fu costruita alla confluenza di 3 fiumi, dove il fiume Shokhdara e il fiume Gund sfociano nel fiume Panj. Tra la gente del Pamir c'è un'alta percentuale di persone con capelli biondi, pelle chiara e occhi azzurri. Le montagne del Pamir sono le montagne abitate più alte del mondo dopo l'Himalaya in Tibet, qui la vita in montagna ha cambiato le tradizioni della gente del posto.
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Giorno 4 20 agosto
Khorog – Langar Partenza di buon ora come al solito subito dopo colazione. Continuiamo la nostra avventura verso la valle di Wakhan che, come noto, fungeva da zona cuscinetto tra gli imperi russo e britannico nel XIX secolo. Lungo la strada, ci fermeremo a sgranchire le gambe tra una foto e l'altra alla fortezza Kah-Kakha risalente al 3° secolo. Qui avremo una vista mozzafiato sul lato afghano del Wakhan. Proseguendo ancora verso Wakhan, faremo una deviazione per visitare le fortezze di Yamchun e più in basso la sorgente termale di Bibi Fatima. Nel villaggio di Yamg visiteremo la casa ricostruita del mistico sufi Mubarak Kadam, morto nel 1910. Vicino a questa casa c'è un pilastro di pietra con un buco, che ha usato per calcolare il calendario solare. Un'altra tappa sarà nel villaggio di Vrang, un complesso buddista risalente al IV-VII secolo.
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Giorno 5 21 agosto
Langar – Bulunkul Di nuovo in viaggio, il Pamir è enorme... Dopo colazione al mattino presto continuiamo la nostra strada lungo la valle di Khargush. Lungo la strada valicheremo il passo Khargush (4344 slm). A seguire incontreremo i laghi più belli del Pamir che sono Yashilkul e Bulunkul, si trovano ad un'altitudine di 3.700 metri sul livello del mare, nella regione di Murghab. Il colore dell'acqua a Bulunkul è un sottile intreccio di viola e blu alla luce del sole. Da queste parti è possibile vederee fotografare gli yak, una specie unica di animali domestici che uniscono la corporatura simile ad una mucca con il pelo lungo come fossero capre, tradizionalmente utilizzate come bestie da soma, oltre che per ricavarne latte e prodotti a base di carne.
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Giorno 6 22 agosto
Bulunkul – Murgab Dopo la nostra colazione per metterci in forze, con un paio di ore di viaggio arriveremo a Murgab. Lungo la strada attraverserai il passo Naizatash (4137 slm). Nel paesaggio pianeggiante del desolato Murgab ci sono dozzine di cime con un'altitudine superiore a 6000 metri sul livello del mare. Spesso il paesaggio di Murghab viene paragonato alla superficie della Luna dai viaggiatori e in effetti, questo confronta l'esperienza irripetibile di trovarsi a Murghab e la straordinaria unicità del luogo. Il clima desolato e d'alta quota di Murghab è quasi artico. Aria secca, estati brevi e fresche e inverni quasi senza neve, rigidi e gelidi caratterizzano il clima. Sarà una straordinaria occasione per fare foto incredibili e memorabili.
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Giorno 7 23 agosto
Margab – Karakul Ci rimettiamo in viaggio dopo colazione sulla mitica Autostrada del Pamir lungo la quale incontreremo il lago di Karakul (3815 slm), il cui nome può essere tradotto come "Il Lago Nero". Prima di arrivare valicheremo oggi il più alto passo di montagna: Ak Baital (4655 slm). Karakul è il terzo lago di montagna più alto del mondo, preceduto solo da quelli del Tibet e del Titicaca. Il lago è situato in un cratere meteoritico ed è circondato da prati e paludi paludosi e umidi con una ricca flora e fauna e diverse specie endemiche. Inondazioni, scioglimento del permafrost e calotte glaciali sepolte modellano il paesaggio con piccole collinette e una grande varietà di piccoli torrenti e corsi d'acqua tra 3500 e 4000 m. La ricca copertura vegetale è pascolata da ungulati selvatici e domestici.
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Giorno 8 24 agosto
Karakul – Bartang Valley – Savnob Colazione, bagagli e via, anche oggi alle 8,00 si parte per la prossima tappa. Oggi tutto fuoristrada, le mappe di google non riportano strade da Karakul fino alla valle di Bartang. La valle di Bartang è stata inclusa nelle 100 migliori destinazioni globali sostenibili. È una delle valli più selvagge e memorabili del Pamir occidentale. La strada attraversa il passo Kok Jar (4000 slm) fino al villaggio di Sawnob. Terremo il percorso lungo il fiume Tanimas fino a Upper Bartang. Il fiume proviene dal ghiacciaio Tanimas e sfocia nel fiume Bartang. Bartang è la destinazione privilegiata per chi ama osservare e fotografare le tecniche o i rituali agricoli manuali millenari, che spesso sono già stati dimenticati in altre parti del Pamir. In questa regione così remota sono ancora molto vive e sentite tradizioni e antichi stili di vita.
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Giorno 9 25 agosto
Savnob – Rushan
Dopo la colazione per metterci in forze proseguiremo il nostro itinerario lungo la valle di Bartang. Al mattino ci soffermeremo a fotografare il villaggio di Rowshorv (3300 slm) situato alla base del picco Lab Nazar (5990sl m). E proprio qui potremo fotografare i veri Bartang che mantengono ancora le loro tradizioni. Questa zona è costituita da foreste, strade sterrate, rocce, ghiacciai ecc. Ci sposteremo da Upper Bartang a Down Bartang lungo il fiume. Il fiume Bartang sfocia nel fiume Panj che traccia il confine tra il Tagikistan e l'Afghanistan. Già negli anni '30 l'esploratore russo Pavel Luknizki aveva affermato: "Chi non è stato nella valle di Bartang non è stato affatto nel Pamir". Anche gli stessi Pamiri considerano la valle di Bartang come la regione forse più primordiale della loro terra natale.
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Giorno 10 26 agosto
Rushan – Kalai Khum La strada da Rushan a Kalai-Khum che faremo dopo colazione è il proseguimento della stessa percorsa fino a ieri. Questa zona è costituita da alte montagne rocciose alte oltre 6.000 metri e potrebbe essere costruita solo una strada. Attraversando il Pamir, avremo la rara opportunità non solo di ammirare la bellezza di una natura vergine, ma anche di conoscere meglio l'etnografia, la storia e la vita degli abitanti di queste montagne e di immaginare come si è sviluppata la storia dell'umanità. Un'occasione unica per noi fotografi appassionati di etnie e di viaggi antropologici e culturali. Lungo la strada, neanche a dirlo ci soffermeremo a fotografare in una serie infinita di piccoli villaggi per interagire con la gente del posto e vedere come vivono. Gli insediamenti si trovano su entrambi i lati del fiume in strette valli di montagna. Dall'altra parte del fiume vedrai villaggi e giardini rocciosi afghani.
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Giorno 11 27 agosto
Kalai Khum – Passo Khaburabot – Dushanbe Ultimo giorno di viaggio, ma con finale in bellezza. Al mattino dopo colazione riprenderemo il nostro percorso in direzione di Dushanbe attraverso una strada di montagna. Attraverseremo l'alto Khoburubot Pass (3 252 slm) noto come Western Pamir Tract. La strada attraversa la valle fluviale più pittoresca e le meravigliose gole del terreno, dove ci si può fermare per scattare foto della montagna e dei fiumi e delle poche persone (ma tutte tipiche) che vedremo lungo la strada nei piccoli villaggi che incontreremo. I tagiki sono per natura laboriosi, ospitali e di buon cuore. Questa nazione rispetta molto le sue tradizioni e il suo folklore. Questo viaggio è attraente per gli amanti dell'esotico, i curiosi della diversità etnica e culturale e affascinati dalla bellezza della natura selvaggia. La cena sarà in un ristorante. La notte è in albergo.
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Giorno 12 28 agosto
Dushanbe - Italia Qui finisce il nostro Viaggio Fotografico in Asia Centrale, con un pò di tristezza nel cuore e migliaia di foto salvate nelle nostre card, riprendiamo di nuovo i voli Turkish Airlines e torniamo in Italia facendo scalo a Istanbul dove ci saluteremo e arriveremo in giornata in Italia.
  • Cosa Comprende? Tutto ciò che ti offriamo
  • Cosa NON comprende? Ecco a cosa devi pensare tu
  • Posso avere un Piano di Volo? Certo, leggi qui...
  • Quali sono le sistemazioni per la notte? Eccole, leggi bene...
  • Quali documenti occorrono per il Tagikistan? Trovi tutto qui...
  • Cosa portare? Ecco l'equipaggiamento suggerito
  • Come iscriversi al viaggio? Tutto ciò che devi fornire
  • Posso volare con il mio drone? SI PUOI! Ma leggi bene...
  • Viaggio Fotografico esclusivo 12 giorni/11 notti in Tagikistan
  • Guida locale parlante inglese per tutto il viaggio
  • Hotel/guest house/homestay menzionati (o similari) con sistemazione come da dettaglio
  • Early check-in all’arrivo a Dushanbe
  • Trattamento di pensione completa
  • Trasporto in jeep 4×4 (massimo 3 persone per jeep: 6-8 persone in 3 jeep, 9-11 persone in 4 jeep)
  • Tutte le entrate ad eventuali musei
  • Acqua disponibile sul mezzo di trasporto durante il tour
  • Fee di ingresso ai Parchi Naturali
  • Accompagnatore/fotografo/assistenza sul posto da parte di Roberto Gabriele
  • Coaching fotografico per tutta la durata del viaggio
  • Guida di viaggio scritta dal Capogruppo (che racchiude: programma, notizie, mappe, curiosità, approfondimenti culturali, gli orari per fotografare i monumenti, cenni storico / geografici / architettonici, tutorial fotografici e altro ancora)
  • Quota workshop fotografico
  • Quota gestione pratica e assicurazione medico/bagaglio base (spese mediche 10.000€, bagaglio 500€)
  • Voli intercontinentali di linea Turkish Airlines in classe economica (prezzo indicato a parte, soggetto a riconferma al momento della conferma del viaggio)
  • Supplemento 180€ per persona in caso di partenza confermata con minimo 6 paganti
  • Riduzione 340€ per persona in caso di partenza confermata con minimo 10 paganti
  • Eventuali permessi fotografici e di ripresa
  • Facchinaggio negli hotel
  • Visto d’ingresso in Tagikistan
  • Pranzi
  • Bevande ai pasti
  • Deviazioni consistenti dal programma originale
  • Mance a guida ed autista
  • Extra di carattere personale
  • Assicurazione integrativa medico / bagaglio / annullamento “all-risk / covid su richiesta
  • Tutto quanto non espressamente menzionato alla voce “la quota comprende”.

Operativo voli consigliato da ROMA Turkish Airlines (TK), non incluso:

  • TK 1866 16AUG Fiumicino-Istanbul 15.30 arrivo 19.05 
  • TK   254 16AUG Istanbul-Dushanbe 21.10 arrivo 03.35 del 17
  • TK   255 28AUG Dushanbe-Istanbul 05.35 arrivo 08.50 
  • TK 1865 28AUG Istanbul-Fiumicino 12.55 arrivo 14.30

Operativo voli consigliato da MILANO Turkish Airlines (TK), non incluso :

  • TK 1896 16AUG Malpensa-Istanbul 14.55 arrivo 18.50
  • TK   254 16AUG Istanbul-Dushanbe 21.10 arrivo 03.35 del 17
  • TK   255 28AUG Dushanbe-Istanbul 05.35 arrivo 08.50 
  • TK 1895 28AUG Istanbul-Malpensa 12.10 arrivo 14.05

NOTE IMPORTANTI SUGLI HOTEL:

Nelle regioni montuose del Tagikistan, passeremo le notti in vere case di gente del posto. Queste case non sono state costruite per i turisti. Di solito hanno 3-4 stanze. Invece dei letti, i proprietari mettono materassi spessi. Una casa è composta da 3-4 stanze, è necessario dormire in 3-4 persone in una stanza.

Il supplemento singola è valido solo per gli hotel. Le case del villaggio hanno un bagno e una doccia in giardino.

Dushanbe – “Asia Grand” Hotel 3* Kalai Khum – “Karon Palace” Hotel 4* Khorog – “Lal” Hotel 3*
Langar – Guesthouse “Sash”
Bulunkul – Home stay
Murgab – “Pamir” Hotel 2*
Karakul – Home stay
Savnob – Home stay
Rushan – Guesthouse “Rushan”

VISTO CONSOLARE DI INGRESSO IN TAGIKISTAN

  • Per i cittadini italiani è necessario il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di ingresso nel Paese.
  • I cittadini italiani non hanno bisogno del visto per soggiorni inferiori a 30 giorni.

NON sarà un Viaggio Fotografico particolarmente impegnativo, però per stare bene è necessario seguire qualche consiglio su ciò che potrebbe servirti e al quale forse non avevi pensato:

  • Nelle notti in tenda potrebbe mancare la corrente, meglio avere un INVERTER da collegare all’accendisigari del fuoristrada
  • Ti servirà una ciabatta da collegare all’inverter in modo che potrai caricare tutti i tuoi dispositivi senza problemi e tutti insieme.
  • Un bel giubbotto pesante sarà sicuramente utile per la notte
  • Un Poncho impermeabile non dovrebbe mai mancare nel tuo bagaglio…
  • Porta ciabatte da piscina e bagno schiuma per lavarti anche nei campi tendati

Per essere ufficialmente iscritti al nostro Viaggio Fotografico è necessario inviare TUTTI i seguenti dati:

  • INVIO DELLA COPIA DEL BONIFICO DI ACCONTO PARI ALL’IMPORTO INDICATO A SEGUIRE
  • COGNOME E NOME (esattamente come da passaporto)
  • CODICE FISCALE
  • INDIRIZZO DI RESIDENZA COMPLETO
  • RECAPITO TELEFONICO
  • NUMERO E DATA SCADENZA PASSAPORTO oppure SCANSIONE DEL PASSAPORTO con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di ingresso in Tagikistan.


In mancanza di TUTTI questi dati, l’iscrizione non sarà ritenuta valida.

 

ACCONTI/PAGAMENTI:

PER ISCRIVERSI AL VIAGGIO SI RICHIEDE ACCONTO PARI € 1.150 RELATIVO ALLA QUOTA IN CAMERA DOPPIA, € 1.195 RELATIVO ALLA QUOTA IN SINGOLA.
IL SALDO DELL’ASSICURAZIONE E DELLA BIGLIETTERIA AEREA (DI CUI ANDRA’ RICONFERMATO OPERATIVO E COSTO), SARA’ RICHIESTO SOLTANTO AL RAGGIUNGIMENTO DEL NUMERO MINIMO RICHIESTO PER LA CONFERMA DEL VIAGGIO FOTOGRAFICO, CON PREZZO ATTUALIZZATO. 

SALDO FINALE DEL VIAGGIO ENTRO E NON OLTRE IL 12 LUGLIO 2023.

 

Coordinate bancarie:

Monte dei Paschi di Siena – filiale Roma 85

Piazza dell’Alberone 1 – 00181 Roma

IBAN IT61Z0103003284000061288029

BIC/SWIFT PASCITM1A27

intestato TEBOR SRL.

 

 

In Tagikistan l‘eventuale utilizzo di droni E’ AMMESSO. Occorre però (ovviamente) attenersi alle regole locali e a quelle previste dall’ICAO. Se non sai di che si tratta… Allora non puoi volare in ogni caso! 😉

Anche altre attrezzature che possono essere individuate come “professionali” da parte delle autorità locali, vanno segnalate al Tour Operator TiBi World e al Capogruppo con congruo anticipo e sono soggette ad autorizzazione specifica e riconferma.

In casi estremi si può rischiare la confisca dell’attrezzatura e la detenzione, di cui non possiamo essere riconosciuti responsabili noi Organizzatori.

Descrizione

Tagikistan

Estate 2023 in Asia Centrale con due grandi avventure fotografiche tra i monti del Pamir: il Tagikistan e il Kirghizistan… Due PRIME ASSOLUTE, due itinerari mai percorsi con le nostre fotocamere, anche per il Capogruppo/Fotografo Roberto Gabriele sarà “l’ennesima prima volta”.

Il Tagikistan (anche scritto Tajikistan) è la parte più montagnosa dell’Asia Centrale. In questo Paese non c’è molto altro da vedere, ed è proprio questo il suo enorme fascino introvabile altrove. NON ci sono monumenti di pregio, qui siamo su un ramo secondario della Via della Seta perchè le montagne sono troppo alte e i passi erano all’epoca troppo ripidi e freddi da superare con mezzi a trazione animale, per cui il famoso tracciato verso le Indie faceva un giro più lungo ma più agevole evitando questi aspri territori che invece fatti oggi a bordo dei fuoristrada con le nostre fotocamere assumono un appeal unico al mondo che vale il viaggio.

Altro aspetto tipico, interessantissimo legato a questo Viaggio Fotografico è sicuramente la parte etnica e antropologica che andremo a scoprire negli infiniti villaggi isolati lungo la strada. Scopriremo la gente, persone accoglienti che ancora non conoscono il turismo di massa e che vestono con abiti tipici nella vita di tutti i giorni. In montagna non ci sono ancora gli influssi della globalizzazione occidentale.

L’incontro con la gente nel suo ambiente di vita tra le aspre montagne del Pamir sarà per noi il vero scopo del viaggio.

Il Pamir:

Situato nel cuore dell’Asia, il Pamir è un angolo di maestose montagne innevate, acque cristalline nei laghi e nei fiumi, ampie vallate e aridi deserti. Per centinaia di anni, la gente da queste parti si è riferita alle proprie montagne chiamandole “Tetto del Mondo”. E in questo viaggio capiremo quanto tutto questo sia assolutamente vero… Dicono nel Pamir: “arrivare qui e non vedere Murgab è come non visitare affatto il Pamir”. Dopotutto, Murgab significa proprio “tetto del mondo”.

Il nostro percorso si snoderà per una buona metà in quella che la gente da queste parti chiama l’Autostrada del Pamir, come puoi immaginare il concetto di Autostrada da queste parti è ben diverso da come lo intendiamo noi. Questa è una strada sterrata di fondo valle che è più scorrevole delle altre prettamente di montagna sulla quale passano camion, merci, persone e animali.

Qui i mezzi a motore si alternano con quelli trainati dagli animali e la strada collega tra loro meravigliosi villaggi che altrimenti sarebbero isolati. La strada arriverebbe fino in Kirghizistan, ma purtroppo il valico di frontiera è chiuso per motivi di tensioni internazionali tra i due Paesi. Questo è il motivo per il quale non esistono neanche voli diretti tra le due Capitali.

Il Pamir non è solo un’enorme catena montuosa con cime fino a 6000 metri di altezza, ma è un vero e proprio mondo a parte, isolato e culturalmente perfettamente conservato. Il Pamir è un concetto, uno stile di vita, luogo abitato da pastori e nomadi che vivono in armonia con la natura insieme ai loro animali.

Il Territorio:

In Tagikistan ci muoveremo in uno spazio fatto di montagne e spazi infiniti per giorni e giorni. Laghi di montagna, strade sterrate che si inerpicano sui costoni rocciosi, la Pamir Highway che corre a fondo valle è percorsa da più capre che da mezzi a motore!

Il Pamir è enorme, si estende dal Tagikistan fino a toccare i territori dell’Afghanistan, Cina e Kirghizistan. Qui siamo al centro dei sistemi montuosi dell’Asia centrale e del Tibet e le tre cime principali superano i 7000 metri. Pensa che il picco Ismail Samani (7495 m) che è la cima più alta, la gente qui lo chiama «tetto del mondo». Con le nostre fotocamere andremo a raccontare tutto questo…

Ma non è tutto, l’altro aspetto fondamentale nei nostri viaggi è quello umano, etnico e antropologico. L’uomo frequenta la regione del Pamir da vari millenni poichè si trova lungo uno degli itinerari secondari della Via della Seta. Marco Polo, nel XIII secolo, fu il primo europeo a raccontare la sua traversata del Pamir. Seguiremo anche noi idealmente quelle piste con le nostre fotocamere, quelle strade tracciate e percorse da oltre mille anni…

Attualmente, il Pamir è abitato da varie popolazioni che hanno saputo adattarsi a vivere in montagna come i Tagiki, e i Kirghisi. Questi popoli, che si spostano con le loro greggi nei pochi pamiri fertili, conducono uno stile di vita semi-nomade e sono i custodi di una cultura ricca di tradizioni popolari. Le storie fotografiche che ne usciranno saranno infinite e il nostro Capogruppo ti aiuterà a raccontarle tutte.

Il Pamir rimane tuttora una delle regioni più isolate del mondo. Le infrastrutture sono poco sviluppate e la popolazione continua a dipendere dagli aiuti esterni. Anche il turismo, che tuttora in Tagikistan è basato essenzialmente su alpinismo, trekking ed ecoturismo, stenta ancora a svilupparsi.

La Logistica (i mezzi):

Abbiamo pensato veramente a tutto, possiamo dirlo con un filo di orgoglio.

Innanzitutto per il tuo massimo comfort viaggeremo solo a bordo di COMODI FUORI STRADA 4×4 dove staremo in 3 persone più l’autista in ciascun mezzo. Questo detto in modo molto diretto ovviamente costa un pò di più rispetto a stare stipati in 4 persone nello stesso mezzo.

Inoltre così facendo potremo viaggiare tutti molto più comodi per lunghe ore sulle strade sterrate del Pamir e CIASCUNO DI NOI AVRA’ ACCANTO A SE UN FINESTRINO PER FOTOGRAFARE o per prendere un pò di aria e nessuno sarà sballottato al centro del sedile malamente seduto e senza appoggi.

Tra i vari mezzi terremo il contatto con delle potenti ricetrasmittenti che ci permetteranno di comunicare immediatamente tra noi e di fermare eventualmente il convoglio dei mezzi se qualcuno dovesse vedere una situazione fotografica interessante e imprevista.

C’è poi da aggiungere che abbiamo strutturato il  programma tutto in PENSIONE COMPLETA, questo perchè, lo vedrai, troveremo in molte tappe delle distanze lunghissime da percorrere in molte ore di auto e dover arrivare ad un villaggio in tempo per il pranzo ci porterebbe a modificare i programmi fotografici in funzione del mangiare. A pranzo quindi avremo dei panini, dei pic nic spartani durante i quali mangiare qualcosa al volto tra una foto e l’altra.

La Logistica (i pernotti):

Tieni inoltre presente che MOLTE NOTTI LE PASSEREMO NELLE TENDE YURTA, le tipiche tende circolari diffuse in tutta l’Asia Centrale. Altre notti saranno in case private e dovremo dormire in 3-4 persone. Come hai letto il Tagikistan è un Paese che solo ora si sta aprendo al turismo e in molti posti davvero non ci sono altre alternative rispetto a quello che abbiamo trovato.

E’ bene quindi che tu sappia che in questo Viaggio Fotografico ci vuole parecchio spirito di adattamento, sapere già da ora che qualche doccia dovrai saltarla e in altri punti potrai lavarti con un pentolino.

Di infinitamente buono però c’è il fatto che potrai davvero dire a chiunque e a te stesso di aver fatto un viaggio pionieristico in posti quasi inesplorati...

La Logistica (La Guida):

Ultima cosa: la nostra Guida Locale NON sarà la classica guida:signori sulla vostra destra potrete ammirare la statua di Tizio” nè quella che vi dirà “prego tutti da questa parte per scattare la foto“.

La nostra Guida sarà un Tagiko esperto, che PARLA SOLO INGLESE e che è una specie di “mediatore culturale” uno che parla la lingua locale che ci permetterà di poterci relazionare con la gente.

Se non parli inglese ci sarà il Capogruppo a darti una mano a tradurre, ma l’importante è sapere che è una persona esperta che riesce a capire molto bene cosa serve a noi anche se non glielo dici in inglese corretto, sarà lui a precedere le tue richieste.

La Fotografia:

Per la parte fotografica sappi che questo Viaggio Fotografico è stato pensato per tutti gli appassionati di fotografia etnica e antropologica oltre che di paesaggio. Se questi sono i generi che ti appassionano, allora questo è il tuo viaggio ideale.

La nostra Guida Locale ci farà da fixer come sono soliti fare i fotoreporter quando hanno necessità di muoversi in territori sconosciuti e hanno bisogno di qualcuno che li introduca tra la sua gente non come professionisti ma come amici.

Il ruolo del Capogruppo e del coaching fotografico sarà il vero Valore Aggiunto del nostro Viaggio Fotografico: non sarà un workshop, ma un vero percorso di fotografia personalizzato che farai accanto ad un fotografo professionista come Roberto Gabriele che ti darà durante tutto il viaggio i suggerimenti per poter scattare al meglio e migliorare il tuo livello di conoscenza fotografica.

Un vero coaching fotografico, un percorso di miglioramento personale come quello che faresti con un Personal Trainer in palestra, lo farai qui con un Fotografo durante il viaggio.

La sera prima di cena avremo dei momenti in cui potremo fare l’editing delle nostre fotografie sui computer selezionando e condividendo gli scatti della giornata. Saranno questi dei momenti di formazione dinamica e interattiva in cui ciascuno potrà mostrare il proprio lavoro e avere dei feedback immediati per migliorare nei giorni successivi. Per saperne di più leggi questa pagina con LA NOSTRA FORMULA.

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